“Le associazioni hanno bisogno dei giovani”

In dieci anni di vita, CAREZ ha sviluppato 100 progetti per il territorio.

Sabato 28 ottobre spegne dieci candeline il piano giovani CAREZ, che comprende i residenti dagli 11 ai 29 anni nei Comuni di Cagnò, Revò, Romallo, Cloz e Brez. Una data che coincide con le elezioni del Consiglio Comunale giovani del Novella, progetto impegnativo che ha riscosso notevole successo e entusiasmo, riuscendo a esprimere 16 candidati.

Si taglia un traguardo ma la volontà è quella di guardare al futuro e per questo tutte le associazioni di volontariato sono state invitate a proporre suggerimenti per una pianificazione di progetti condivisi. I giovani coinvolti sono 950 sui 3.600 abitanti dei cinque paesi. “Tutte le associazioni hanno bisogno dei giovani, si è alla ricerca di qualche nuova idea, originale, che riesca a coinvolgerli”, spiega Alessandro Rigatti, referente tecnico del Piano, che mercoledì 4 ottobre ha illustrato le future politiche giovanili anche in vista della fusione dei Comuni che darà vita al comune unico Novella. “Dobbiamo spaziare in tutti i campi, ma anche soffermarci ad osservare quello che è stato fatto e valutare i risultati”.

Avviato il 21 settembre del 2006, in questi dieci anni di attività CAREZ ha sviluppato cento progetti per il territorio. Fra i tanti è stato ricordato quello sulla legalità in collaborazione con Libera Trentino, dopo un percorso formativo culminato con un viaggio a Napoli. Un altro ha riguardato la formazione lavoro per otto animatori delle colonie estive che, nell’ex convento dei padri antoniani di Arsio frazione di Brez, hanno accolto ragazzi provenienti da tutto il Trentino, attività che ha impegnato i giovani per sei settimane con il progetto “Estacarez”.

In collaborazione con AMA, alcuni giovani hanno avuto la possibilità di aiutare altri giovani in difficoltà. Il progetto “Per un pugno di film”, organizzato in collaborazione con il circolo di cultura cinematografica “PerCo.R.S.I.” di Cloz, ha visto la partecipazione di una media di 40 ragazzi divisi in due squadre, che, dopo la proiezione del film si sono cimentati a rispondere alle domande proposte loro dagli organizzatori. Quest’anno si riproporrà per il terzo anno consecutivo.

Per il pellegrinaggio “da Francesco a Francesco”, invece, organizzato in proprio anche sotto il profilo economico durante l’estate, domenica 22 ottobre sarà organizzata una cena aperta a tutti per la copertura delle spese. Un progetto di multiculturalità in cucina è sfociato in un ricettario, mentre – è stato osservato – uno dei progetti più riusciti è stata la visita al CERN di Ginevra.

Durante l’incontro del 4 ottobre sono gemersi due progetti importanti: la Pro Loco di Cloz, rappresentata da Gianluca Franch, ha proposto i giochi senza frontiere, da fare in ambito territoriale oppure con aperture della competizione ai piani giovani limitrofi; in collaborazione con il Circolo pensionati di Revò, invece, sono stati proposti corsi di cucito, maglia, ricamo e tombolo, per riscoprire alcune arti che stanno andando in disuso.

È emersa inoltre la mancanza di un locale dove poter incontrarsi, custodito da adulti con regole precise, e di una sala prove dove possono esercitarsi le band. Il nuovo Consiglio Giovani presenterà queste istanze ai rispettivi Comuni. Un tema su cui lavorare e preparare qualche iniziativa importante è sicuramnte, infine, il cyberbullismo che anche in questa realtà miete le sue vittime.

“CAREZ è uno strumento atto a coinvolgere i giovani e a far crescere e conoscere le peculiarità del territorio, creare un’identità territoriale”, conclude Rigatti. “È anche un raccoglitore di stimoli e di idee”.

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