Sulle piste trentine 4.488 incidenti

Grande festa a Moena, nel Centro addestramento alpino della Polizia di Stato, per la conclusione della lunga stagione invernale. Una sosta per fare il bilancio dell'attività svolta in ambito sportivo da parte del gruppo sportivo Fiamme Oro e del servizio sicurezza in montagna e soccorso.

Un grazie sentito è stato formulato dal direttore del centro Andrea Salmeri e dal responsabile del settore sportivo Igor Cigolla a tutti gli atleti che hanno gareggiato ottenendo risultati brillanti a livello nazionale e internazionale. Attualmente il gruppo sportivo Fiamme Oro conta 15 tecnici, 43 atleti (30 maschi e 13 femmine) oltre a 14 tesserati. Sono nove le discipline praticate tra cui anche un settore paralimpico in cui primeggia Enzo Masiello, bronzo a Vancouver 2010.

Sono stati 15 gli atleti impegnati a Sochi e ricco il medagliere aggiudicato nei campionati del mondo e italiani. Ricordiamo per semplicità solo i due argenti e un bronzo mondiali (biathlon estivo, sci alpino e sci di fondo, 15 ori, otto argenti e otto bronzi ai campionati nazionali assoluti. Alla presenza del commissario del governo Francesco Squarcina, del sindaco di Moena Riccardo Franceschetti e della procuradora Cristina Donei l'intera compagine delle Fiamme Ora è stata premiata.

Il questore di Trento Giorgio Iacobone, il direttore del centro Andrea Salmeri e il medico capo Cinzia Cristoforetti hanno invece presentato un dettagliato rapporto sull'attività svolta dalle pattuglie della Polizia di Stato nelle 58 località delle Alpi e degli Appennini nel corso della stagione invernale.

In ambito trentino sono 4.488 gli incidenti rilevati, 300 in più rispetto al precedente inverno. “Un dato non allarmante se consideriamo il lungo e nevoso inverno, caratterizzato da frequenti giornate di brutto tempo con copiose nevicate e poca visibilità”, hanno detto i relatori. Gli infortuni accidentali sono i più numerosi (3.324), seguono le collisioni tra persone (510) e i malori (196).

Un altro elemento da sottolineare è la contrazione degli incidenti dovuti all'eccesso di bevande alcoliche, aspetto che aveva funestato la stagione 2012 – 2013. C'è da migliorare invece sul fronte del comportamento civico se è vero che la gran parte degli incidenti in Trentino (4.208) non hanno apparentemente testimoni e solo per 280 gli sciatori presenti sulle piste hanno fornito informazioni utili agli agenti. La responsabile del servizio sanitario, la dottoressa Cinzia Cristoforetti ha voluto sottolineare la preparazione dei 229 operatori della Polizia in servizio sulle piste.

Nella stagione invernale ci sono stati otto interventi con defibrillatore, strumento idoneo per rianimare le persone in stato di arresto cardiaco. Di questi, cinque sono andati a buon fine – i pazienti sono stati ospedalizzati dall'eliambulanza – , mentre tre sono stati i decessi. Scorrendo i numerosi dati il direttore del Centro alpino Andrea Salmeri ha ricordato che nelle piste controllate dalla Polizia sono stati registrati 13 milioni di primi passaggi e un flusso complessivo 146 milioni di sciatori, un numero così elevato da giustificare la presenza della Polizia.

In calo anche le sanzioni legate alla pratica del fuoripista. “Puntiamo sulla prevenzione più che sulla repressione specificando che affrontare lo sci in neve fresca non è proibito, ma va fatto in condizioni di sicurezza” ha chiarito l'ispettore capo Graziano Bortolotti.

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