Povertà, sull’Altopiano un aiuto per chi non ce la fa

Un aiuto per chi non ce la fa. Foto © Gianni Zotta
Da oggi, i residenti dell’altopiano della Paganella che vivono una grave situazione di bisogno economico o di disagio sociale possono contare su un aiuto in più: il “tavolo di solidarietà”, istituito dalla Comunità della Paganella. “L’iniziativa è nata perché anche sul nostro territorio emergono bisogni e necessità ai quali è necessario dare ascolto”, spiega la presidente Donata Sartori.

Il “tavolo”, promosso dall’assessore alle politiche sociali della Comunità della Paganella, Claudio Dal Rì, insieme ai suoi omologhi dei cinque comuni dell’altopiano, Silvano Bottamedi, Giulio Clamer, Mariapia Tonidandel, Camilla Giordani e Marcello Endrizzi, ha già incontrato le associazioni di volontariato che si occupano di sociale, per fare conoscere la nuova iniziativa e chiedere la collaborazione per creare una rete di solidarietà.

A presiedere il “tavolo” è Flavia Leonardelli, presidente anche del Circolo pensionati e anziani “Belfort” di Spormaggiore. Gli altri membri sono Irene Rampanelli per Spormaggiore, Fabiola Bottamedi e Marco Ghezzi per Andalo, Sandra Dalsass e Erica Endrizzi, per Cavedago, Fiorina Hueller e Fortunata Nicolodi per Fai della Paganella, Bruno Donini e Roberta Malferrari per Molveno. Infine Albino Mottes per la Comunità della Paganella.

“Il tavolo nasce per presidiare il territorio in modo da promuovere risposte di solidarietà nei casi di difficoltà economica famigliare o occupazionale”, spiega l’assessore alle politiche sociali comunitarie, Claudio Dal Rì. “Vuole sollecitare riflessioni e promuovere proposte di solidarietà, informare le persone che si trovano in difficoltà di tutte le concrete forme di aiuto presenti sul territorio e, infine, essere uno strumento di raccordo con le amministrazioni comunali, il servizio sociale di Comunità e le associazioni di volontariato per creare la cultura della condivisione, della cooperazione e della partecipazione”.

La Comunità della Paganella ha già stanziato mille euro come fondo cassa per le prime attività dell’iniziativa, auspicando adesso anche un contributo da parte dei comuni, delle istituzioni private, delle associazioni e dei cittadini.

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