Convento, chiusura inevitabile

La struttura religiosa si trova alle pendici del monte Ciolino e ospita oggi solo tre frati francescani, che dall'autunno del 2015 saranno spostati a Pergine

I primi frati entrarono nel convento il 14 dicembre del 1603. Ora, dopo poco più di quattro secoli, con l'autunno del 2015 anche gli ultimi religiosi se ne andranno da Borgo. Tra poco più di un anno il convento francescano verrà chiuso. Una decisione, quella presa dall’ordine francescano del Trentino, da tempo nell’aria.

Da troppo tempo, infatti, ci sono sempre meno frati che entrano nell'ordine. Troppe spese per tenere in vita una struttura che, in questi ultimi decenni, è stata sempre meno presidiata. Al suo interno vivono oggi solo tre religiosi dell’ordine di San Francesco che saranno spostati a Pergine.

Il convento si trova alle pendici del monte Ciolino ed oggi ospita. È stato eretto nel 1598 dagli abitanti con l'appoggio del barone Sigismondo Welsperg, dinasta di Castel Telvana. Allora la Valsugana dipendeva dal vescovo di Feltre. Il 27 luglio del 1599 don Federico Bettini, parroco di Telve e cancelliere vescovile, piantò la croce nel luogo dove stava una piccola chiesa dedicata a S.Cristoforo e il 24 maggio dell'anno seguente benedisse la prima pietra del nuovo convento dedicato a S.Francesco d'Assisi.

I frati furono solennemente introdotti il 14 dicembre 1603. Nel 1700 venne realizzata la Via Crucis eretta prima sulla salita al convento e costruita una cappella, detta del santo Sepolcro, vicino a quella dedicata a S.Antonio. Nel 1810 venne soppresso, ridonato ai frati nel 1818 e rimesso a nuovo attorno al 1850. Durante la Grande Guerra venne occupato dai soldati e ridotto in pessime condizioni: negli anni ’50 venne rifatto il soffitto della chiesa, in legno a cassettoni, e collocati tre altari in marmo. Dall’agosto del 1984, parte del convento è stato adibito a monastero delle Clarisse, allora giunte dal Protomonastero di Assisi. Oggi ve ne sono 11. E dall’autunno del 2015, quando i frati saranno trasferiti a Pergine – uno di loro, ogni giorno, sarà presente per dire Messa e per assistere la comunità delle religiose – resteranno solo loro a presidiare l’intera struttura.

Ma questa non è la sola novità per i fedeli del paese. Infatti, dopo 18 anni, anche don Mario Busarello lascerà Borgo. Dal prossimo autunno prenderà possesso della nuova parrocchia, quella di Mezzolombardo. Da tempo al suo posto il vescovo ha nominato don Daniele Morandini, 44 anni, ancora per poche settimane parroco di Aldeno, Cimone e Garniga ed impegnato nella Pastorale Giovanile. Tra qualche mese don Mario se ne andrà. Pronto ad affrontare a 65 anni una nuova esperienza. “Lo faccio con entusiasmo ma anche consapevole che, alla mia età, questo sarà il mio ultimo incarico alla guida di una parrocchia e di una unità pastorale”, ha detto.

Oggi in paese ci sono tre sacerdoti. Oltre a don Mario Busarello anche don Bruno Divina, 88 anni. Per pochi giorni ci sarà ancora il 31enne don Andrea Refatti. Ma se ne andrà anche lui. È stato nominato parroco di Soraga, Vigo di Fassa, Pozza di Fassa, Pera di Fassa e Mazzin di Fassa.

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