Giacomo Matteotti, il ricordo non muore

Novant'anni a Roma, il 10 giugno 1924, alcuni sicari fascisti assassinavano il politico Giacomo Matteotti. Per ricordare il suo sacrificio, in val di Peio – il nonno Matteo era originario di Comasine – sono in calendario due appuntamenti all'interno dell'iniziativa, promossa anche dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, “Matteotti: le radici del futuro di libertà e democrazia”.

Venerdì 6 giugno alle 20.30, la sala del Parco nazionale dello Stelvio ospita la presentazione del libro “Giuseppe Mario Germani, una vita sacrificata per l'amico Giacomo Matteotti”, alla presenza, tra gli altri ospiti, dell'autore Gabriele Antonioli.

Domenica 8, invece, cerimonia di commemorazione a Comasine. Alle 10 messa nella chiesa parrocchiale; seguirà la deposizione della corona alla casa avita di Matteotti (uno dei luoghi segnalati dall'ecomuseo Piccolo Mondo Alpino) con la partecipazione del gruppo bandistico della val di Peio, del presidente Ugo Rossi, di Alessandro Pietracci per il Circolo culturale “Giacomo Matteotti” e di Sandro Schmid, presidente Anpi del Trentino.

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