Irc, occasione di ascolto

In vista della scadenza per le iscrizioni al prossimo anno scolastico 2019-20, occasione nella quale si può scegliere di avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica (Irc), la Presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei) sottolinea in un Messaggio agli studenti e ai genitori come l’Irc si sia “ormai consolidato come apprezzata componente del curricolo scolastico” e sia scelto “da una maggioranza ancora cospicua di studenti e famiglie, che vi trovano risposta soprattutto in termini di formazione personale, di proposta educativa e di approfondimento culturale”.

Ricordando che, come emerso dal Sinodo dei Vescovi che si è concluso nelle scorse settimane, dal mondo giovanile viene una forte domanda di ascolto, la Presidenza Cei rimarca che l’Irc “intende essere proprio un’occasione di ascolto delle domande più profonde e autentiche degli alunni, da quelle più ingenuamente radicali dei piccoli a quelle talora più impertinenti degli adolescenti”, oltre che “il luogo più specifico in cui, nel rigoroso rispetto delle finalità della scuola, si può affrontare un discorso su Gesù”. Come insegna papa Francesco, non per fare proselitismo, ma per “offrire un’occasione di confronto per lasciare che ognuno possa, nell’intimo della propria coscienza, trovare risposte convincenti”.

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