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“Come sempre servono buon senso, equilibrio e non esagerare con le dosi”.
Così Mario Cristofolini, dermatologo e presidente della Lilt trentina interviene ai nostri microfoni all’indomani del rapporto dell’Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms, che inserisce le carni lavorate nel gruppo delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta, come fumo e benzene Sul banco degli imputati finiscono wurstel, carni in scatola, salsicce, insaccati e bistecche rosse che aumenterebbero del 18% il rischio di tumore al colon-retto; poco meno pericolose le carni rosse.
L’invito degli oncologi è di tornare alla dieta mediterranea.
Il rapporto dell’Iarc è frutto di oltre 800 studi precedenti sul legame tra una dieta che comprenda le proteine animali e il cancro, conferma ormai note raccomandazioni “a limitare il consumo di carne”.
Il dottor Mario Cristofolini aggiunge
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