Religion parte dalla legalità

Il festival, 17° edizione, racconta gli eroi antimafia. Profiti: “Etica laica e cattolica insieme”

Saranno le sequenze di “Non tacerò – La storia di don Peppe Diana” a suggellare nel pomeriggio di sabato 11 ottobre le due prime giornate del festival del cinema delle religioni “Religion Today” dedicate al tema insolito della “legalità”. Dentro il titolo generale di questa 17° edizione “Change”, ovvero “cambiamento”, gli organizzatori d'intesa con l'Associazione Nazionale magistrati hanno portato nella serata di venerdì 10 ottobre alle 20.30 uno spettacolo teatrale su padre Pino Puglisi (in scena al teatro San Marco) seguito da altri momenti di dibattito con i magistrati Piergiorgio Morosini e Armando Spataro, coordinati dal responsabile locale, il giudice Pasquale Profiti, che abbiamo intervistato.

Dott. Profiti, il cinema aiuta a costruire una cultura della legalità?

E' un rapporto stretto e fondamentale, motivo di penetrazione e conoscenza di storie importantissime. Il cinema offre possibilità di approfondire grandi testimonianze di fede in giustizia e verità, come quelle di Falcone e Borsellino o don Diana e padre Puglisi. Una fede laica e una fede religiosa che si incontrano – ne sono convinto – attorno al valore del rispetto e della difesa di ogni uomo nato su questa terra.

Per lei il monito di Giovanni Paolo nel 1993 nella valle dei Templi è stato un evento decisivo. Perchè?

In quell'occasione la Chiesa ha scomunicato i mafiosi, è stato un gesto decisivo, una chiave di volta, di cui abbiamo poi visto le conseguenze, anche a caro prezzo. Un prezzo che dovevamo pagare per un riscatto della società. Anche per la ripresa da parte di vescovi e di sacerdoti che hanno impedito alla mafia di radicarsi ulteriormente dentro le comunità.

Anche Papa Francesco ha ribadito in più occasioni questa linea intransigente?

Certo. Solo di Dio è il potere della vita umana. Per i mafiosi non c'è posto nella comunità cristiana anche se loro vorrebbero appropriarsi dei riti e dei simboli della religione cattolica. A volte pregano per i santi perché diano loro il coraggio di governare il territorio con la sopraffazione mafiosa. Questa scomunica ora ribadita è fondamentale.

Un film su tutti, “Centopassi”.

Certo, ci racconta un personaggio a mio avviso miracoloso, un ragazzo che nasce dentro una società imbevuta di cultura mafiosa ma proprio con gli strumenti propri dei giovani riesce a combattere questa cultura nel suo paese rinunciando ad andare via, come purtroppo in quelle terra devono fare molti se vogliono vivere in clima di legalità.

Lei ha invitato a Trento anche il giudice Armando Spataro, che dialogherà sabato 11 con l'imam di Firenze.

Sarà un incontro stimolante perchè Spataro si è impegnato nella convinzione che le religioni possono e debbono allearsi anche nella lotta al terrorismo internazionale. La sua storia professionale è molto significativa.

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