Boscaioli trentini, un’impresa da documentare

Foto Trentino Film Commission
Le quattro puntate del documentario “Undercut – L’oro di legno” sul lavoro di ripristino nelle foreste trentine dopo la tempesta Vaia

Enormi distese di alberi abbattuti, migliaia di ettari di aree boschive rase al suolo, interi versanti dolomitici spazzati in una notte. Le tragiche immagini del disastro ambientale causato lo scorso 29 ottobre dal passaggio sul Triveneto del ciclone Vaia sono ancora vivide nella nostra memoria, così come la tempestiva risposta della popolazione trentina, subito pronta a reagire e a rimboccarsi le maniche nella ricostruzione delle infrastrutture distrutte e nella messa in sicurezza delle zone colpite.

Una risposta che non è passata inosservata, e che da martedì prossimo sarà al centro della nuova serie televisiva di DMax. Si intitola “Undercut – L’oro di legno”: 4 puntate settimanali, che andranno in onda ogni martedì alle ore 22.20 sul canale 52 del digitale terrestre, per raccontare quanto successo durante e soprattutto dopo la tempesta nei territori più martoriati, testimoniando il grande lavoro compiuto dalle squadre di boscaioli impegnate a cercare di recuperare tutto il legname possibile, nel tentativo di trasformare la catastrofe naturale in un’opportunità per il rilancio dell’economia della zona.

Quattro anche i team di boscaioli coinvolti: i trentini Giacomelli, Morandini e Sambugaro, sui territori di Predazzo, Passo Vezzena e Passo Lavazè, e la bellunese Zoppè, attiva sul lato veneto della Foresta del Cansiglio.

“Abbiamo scelto di mettere in evidenza delle aziende che oltre al grande lavoro svolto hanno qualcosa da raccontare, portando avanti quattro diverse narrazioni sviluppate dalla prima all’ultima puntata”, spiega il regista Mario Barbieri di GiUMa, la casa di produzione che ha ideato e realizzato la serie con il sostegno della Trentino Film Commission, che aggiunge: ”Pur avendo lavorato in condizioni estreme, tra freddo e tanta pioggia, per noi della troupe è stato facile perché non abbiamo dovuto forzare nulla, siamo entrati talmente in simbiosi con i protagonisti delle nostre storie che alla fine si sono lasciati andare ai racconti personali e a momenti molto intimi”.

Otto invece le settimane di riprese per centinaia di ore di girato, che, condensate in episodi di circa 50 minuti l’uno, hanno conquistato subito l’attenzione di Discovery, colosso televisivo di livello internazionale, come racconta Eleonora Mambriani di DMax: “La forza e la potenza del racconto era evidente già dalle prime immagini, per questo abbiamo creduto nel progetto fin da subito. Undercut è in linea con i nostri documentari, che mettono al centro non più solo la natura ma anche l’uomo ed il superamento delle difficoltà. È una storia di passione nella quale ognuno di noi si può riconoscere, come ce ne sono tante qui in Trentino, un territorio che ha molto da raccontare.”

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