Canada? No, Alpe Cimbra

Malga Millegrobbe è il nuovo Centro Nazionale Federale dello sleddog, con piste sia su terra sia su neve. Sarà aperto a tutti e, dal 2017, ospiterà numerosi eventi sportivi internazionali, come nessun'altra località prima

Go, gee, haw, whoa, ahed: non sono esclamazioni da fumetti, ma alcuni comandi fondamentali dello sleddog, la slitta trainata da una muta di cani che, guidata da un conduttore chiamato musher, diverte ugualmente (non solo) i bambini. Anche quelli trentini.

Il centro fondo di Malga Millegrobbe è appena diventato, infatti, centro nazionale della F.I.M.S.S., la Federazione Italiana Musher Sleddog Sport presieduta da Massimo Bassan, e sarà gestito dall'A.M.T.S., l'Associazione Musher Trentini e Sudtirolesi diretta da Roberto Guadagnini, che avrà un ruolo di primo piano in tutti gli eventi internazionali organizzati sull'Alpe Cimbra fino al 2019.

Chi pensava che la slitta fosse utilizzata solo dagli abitanti del Nord Europa, del Canada o dagli eschimesi, per non tornare indietro alle tribù nomadi della Siberia o agli indiani Athabaska, deve quindi ricredersi. Oggi lo sleddog si può praticare anche a Lavarone, dove lo scorso 30 ottobre si è disputata la prima “Millegrobbe Dryland Sled Dog Race” su terra (ossia in sella a carrelli, biciclette o monopattini da corsa), e Folgaria.

Malga Millegrobbe – che ospiterà, nel febbraio 2017, il Mondiale Sprint F.I.S.T.C. (Fédération Internationale Sportive de Traineau a Chiens) e l'Europeo F.I.S.T.C. Media e Lunga Distanza su neve, oltre a essere centro di riferimento anche dello skijoring e della pulka, in collaborazione con la Federazione svedese – sarà aperto a tutti, con ben 60 cani a disposizione di chi vorrà provare questa affascinante disciplina.

“Parliamo di uno sport nato in Alaska ai primi del Novecento, all'epoca dei cercatori d'oro, per poi diffondersi in tutto il mondo tra il 1926 e il '45, anno del suo arrivo in Europa”, spiega Massimo Aymo, titolare dell'allevamento Windshot di Bricherasio, nel Torinese, e curatore, durante la stagione invernale, delle escursioni sulla pista di Base Tuono a Passo Coe, nonché referente nazionale per lo sleddog della Federazione Italiana Sport Cinofili, che da quest'anno lavora a stretto contatto con la F.I.M.S.S. “In realtà, i primi cani da slitta giunsero in Francia durante la Grande Guerra, per essere impiegati nella battaglia dei Vosgi. Erano 440, fatti arrivare appositamente dall'Alaska via nave. L'utilizzo dei cani da traino è vecchia di secoli”.

In Italia – dove lo sleddog è approdato negli anni Ottanta, riscuotendo subito grande successo anche grazie ad avvincenti manifestazioni come la “Alpirod”, una gara a tappe di 1.000 chilometri dalla Francia all'Austria – i centri specializzati sono una decina, sparsi in tutto l'arco alpino. “Io lavoro in Trentino dal 2011/'12, prima ad Andalo e ora sull'Altopiano dei Forti, con l'intento di sviluppare e divulgare questo sport, nel pieno rispetto del benessere animale, non solo dal punto di vista agonistico, ma anche educativo-sociale”, sottolinea Aymo, 58enne piemontese di Pinerolo, che pratica lo sleddog dal '90 dopo essersi formato negli Stati Uniti, presso importanti allevatori e musher con i quali tuttora collabora, e che, da più di trent'anni, si occupa di cinofilia allevando in special modo Siberian Husky. “Oltre che a bambini e ragazzi, mi rivolgo anche ai diversamente abili, con un progetto insieme alla scuola 'Scie di Passione' di Passo Coe”.

Dove d'inverno, dal martedì alla domenica, si organizzano emozionanti escursioni per vivere e scoprire la natura in perfetta sintonia con bellissimi husky, veri e propri atleti professionisti a quattro zampe, che fremono, si agitano, scodinzolano e guaiscono di gioia quando capiscono che è il momento di trainare la slitta.

“La formazione e l’informazione sono di fondamentale importanza per mantenere vivo questo sport. C’è la giornata di ‘Avvicinamento allo sleddog’ per bambini tra i 3 e i 6 anni, a gruppi di due o tre. Poi quella denominata ‘My first Mush’ e dedicata ai ragazzi dagli 8 ai 14, che, seguendo l’istruttore su un percorso di circa 40 minuti, possono guidare per la prima volta una slitta trainata da due cani”, chiarisce Aymo, allevatore riconosciuto ENCI/FCI e consigliere del Club Italiano Razze Nordiche, la cui esperienza nel settore turistico è cominciata a Sestriere nel 2003. “Infine c’è l’escursione per adulti di tutte le età, ma dal peso non superiore ai 100 chili, utilizzando un maggior numero di cani, da tre a quattro”.

Cani di stazza media, tra i 20 e i 25 chilogrammi, sinonimo di resistenza, fedeltà e intelligenza. Capaci, in base allo standard della razza, di trainare carichi leggeri anche per più di 50 chilometri al giorno. Per la gioia non solo di grandi e piccini, ma pure della nostra Provincia, che sta investendo molto nel turismo “Pet friendly”.

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