Classici per l’infanzia ad alta leggibilità

Sono due classici intramontabili i primi due albi illustrati pubblicati in simboli da Officina Babùk, la nuova casa editrice creata da Babalibri e Uovonero: La sedia blu, scritto e illustrato da Claude Boujon, e Mangerei volentieri un bambino di Sylviane Donnio e Dorothée de Monfreid. La nuova realtà editoriale è dedicata totalmente alla pubblicazione di libri accessibili e inclusivi con testo in simboli. Parole d’ordine di ogni lavoro: inclusione, attenzione, qualità e cura. I due editori che hanno dato vita a questo progetto sono molto conosciuti nel campo della produzione di libri per bambini e ragazzi. Si tratta di Uovonero, noto per la sua specializzazione in libri accessibili, in special modo in simboli, e di Babalibri famoso per la sua attenta ricerca e proposta di albi illustrati di qualità.

L’edizione in CAA, Comunicazione Aumentativa Alternativa di questi due primi libri è stata curata da Enza Crivelli e Sante Bandirali.

La sedia blu racconta di Botolo e Bruscolo a spasso nel deserto dove vedono qualcosa di blu all’orizzonte. È una sedia. Immediatamente i due amici cominciano a giocarci e la sedia diventa un rifugio, una slitta, una nave… Ad un certo punto un cammello piomba alle loro spalle e la festa sembra rovinata. Per fortuna l’immaginazione dei due amici è molto più forte della sua razionalità. In Mangerei volentieri un bambino, invece, succede che ogni mattina, mamma Coccodrillo porta ad Achille delle ottime banane per la sua prima colazione, ma, un bel giorno, al coccodrillino viene l’idea assurda e irrealizzabile di mangiare un bambino…

Questi libri sono identici agli originali nel formato e nella cura editoriale. Sono stati creati senza alterare l’equilibrio estetico fra testo e illustrazioni, con l’unica differenza che il testo è ad alta leggibilità e arricchito dei simboli che rappresentano uno strumento efficace per facilitare la comunicazione e la comprensione, specialmente per i bambini e le bambine che hanno difficoltà di lettura o una disabilità. I libri con i simboli, però, sono utili anche per i bambini che ancora non sanno leggere e possono provare da soli a ripercorrere un testo che gli è stato proposto ad alta voce e per i bambini di madrelingua diversa dall’italiano.

Un progetto editoriale molto interessante, da tenere presente e seguire per arricchire le biblioteche pensate per i bambini.

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