“Siamo ormai entrati in una nuova era dove il cambiamento climatico non è più inteso solamente come una questione ambientale. Concetti chiave come sviluppo, diritti umani e sostenibilità sono ormai inseriti nella tematica. Noi speriamo che anche l’agricoltura entri a far parte di questa nuova visione.” Con queste parole Adriana Opramolla di Caritas International ha aperto l’evento “Building Resilience to Climate Change and Managing Disaster Risk through Sustainable Agriculture”, uno tra tanti promossi in una giornata speciale per coloro che si dedicano all’agricoltura. Il terzo giorno di COP è stato infatti dedicato ai contadini e alle connessioni esistenti tra cambiamento climatico e pratica agricola.Una giornata per riflettere grazie al confronto tra diverse esperienze e per provare ad attirare l’attenzione dei negoziatori su di una tematica che, secondo i partecipanti all’evento, meriterebbe più considerazione viste le potenzialità.Alcuni commenti rilasciati da Mildred Crawford, esponente della World Farmers’ Organization, fanno capire come le relazioni tra agricoltura e cambiamento climatico includano anche aspetti sociali molto rilevanti: la questione di genere prima di tutto. Le donne infatti, categoria da sempre più vulnerabile, rischiano di essere le maggiormente penalizzate dai disagi ambientali soprattutto tra le comunità dove il lavoro nei campi è una prerogativa femminile. Inoltre, anche il binomio giovani e agricoltura è visto come meritevole di considerazione.Guardando ai prossimi giorni di COP, Mildred Crawford spera che l’attenzione dei negoziatori cada anche su tutti questi aspetti. Critica però il fatto che a molti eventi organizzati dalla società civile, e in questa occasione dai gruppi vicini ai contadini, la presenza di coloro che dovrebbe decidere sui nuovi accordi è praticamente nulla compromettendo una costruttiva condivisione di informazioni.Questo rischia di dar vita a ciò che Charles Ogang, anche di World Farmers’ Organization, non si augura continui ad accadere, ossia un continuo parlare di “recommendation but without implementation”.Alice Tomasellli
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