Garante dei detenuti e dei minori, ora sono realtà

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E’ attesa oggi in aula del consiglio provinciale di Trento l’approvazione dei ddl Civico per l’istituzione del garante dei detenuti e del garante dei minori. Ieri è stato trovato un accordo tra il proponente Mattia Civico e Rodolfo Borga, della Civica Trentina, che ha permesso di superare l’ostacolo di 600 emendamenti.

L’accordo prevede la non rieleggibilità del garante; la necessità dei 2/3 dei voti in Consiglio per la sua elezione; il compenso del garante è stabilito in un terzo dell’indennità lorda dei consiglieri provinciali.

Sul garante dei detenuti Mattia Civico ha presentato alcuni dati: in Italia ci sono 190 istituti penitenziari per 56 mila detenuti a fronte di una capienza di 50 mila. Anche a Trento la situazione è di leggero sovraffollamento. “Il punto – ha sottolineato Civico – è che la Costituzione consegna alle istituzioni la responsabilità di partecipare all’obiettivo ultimo della detenzione: il recupero del condannato. I dati sulle recidive dei reati sono chiari: dove si investe sulla rieducazione queste si fermano all’1%. Quindi, in questo quadro, il garante dei detenuti può avere la funzione di raccordo tra detenuti e il territorio”.

Sentiamo Fabio Tognotti, direttore di Apas (associazione provinciale di aiuto sociale). (ascolta qui sotto)

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