Italcementi dimezzata

I sindacati: “A rischio 26 posti di lavoro”. Si valuta lo sciopero

Italcementi dimezzerà l’attività dello stabilimento di Sarche di Calavino. La conferma è arrivata dall’incontro tra i segretari di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil con la rappresentanza sindacale unitaria aziendale e il responsabile delle risorse umane e il direttore dello stabilimento trentino. Alla notizia, l’assemblea dei lavoratori ha deciso di aderire alla mobilitazione prevista anche in altri stabilimenti del gruppo per venerdì 30 ottobre.

Il gruppo Italcementi ha motivato la decisione di spegnere il forno a Sarche e ridimensionare lo stabilimento con le difficoltà del mercato internazionale, che hanno indotto a ripensare la produzione. Ma la scelta di comunicare in anticipo la chiusura è stata dettata anche dal mutato quadro normativo che non permette più il mantenimento dei lavoratori in cassa integrazione straordinaria fino al mese di gennaio 2017, se non per precise ragioni, tra cui i ridimensionamenti. Con la parziale chiusura dell’attività i lavoratori potranno contare sugli ammortizzatori sociali per un altro anno.

“La scelta del gruppo è irrevocabile”, hanno dichiarato i segretari Maurizio Zabbeni (Fillea), Gianni Tomasi (Feneal) e Stefano Pisetta (Filca). L’impegno dei sindacati è ora quello di aprire una trattativa per individuare strumenti “a sostegno dei lavoratori in uscita”. Ma la strada appare tutta in salita. “Italcementi, prima di cedere al gruppo tedesco Heidelberg, poteva inserire clausole sociali stringenti per tutelare i lavoratori”. Così non è stato.

Il piano di ristrutturazione del gruppo dovrebbe portare a un centinaio di licenziamenti a livello nazionale, di cui probabilmente trenta a Calavino.

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