Palafitte di Fiavé e Ledro: dieci anni dal riconoscimento UNESCO

Il Parco Archeo Natura di Fiavé. Foto di Tommaso Prugnola

Nel 2021 ricorrono i dieci anni dell’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO dei “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”. Ne fanno parte anche le palafitte trentine di Fiavé e Ledro, scelte assieme ad altre 109 aree archeologiche tra le oltre 1.000 realtà situate in Italia, Francia, Svizzera, Germania, Austria e Slovenia.

Per questa occasione il Gruppo di Coordinamento internazionale del sito UNESCO ha messo a punto una serie di attività volte alla valorizzazione di questi beni collettivi. Le iniziative sono raccolte sul sito web ufficiale.

Tra le proposte si trova anche “10 years – 100 stories”, 10 anni – 100 storie, una vetrina digitale nella quale ciascuna realtà propone tre reperti particolarmente significativi o curiosi della propria collezione. L’obiettivo è quello di offrire una panoramica del sito UNESCO e presentare i ritrovamenti nei singoli siti palafitticoli. Si tratta di un’esposizione dinamica dove per ogni oggetto sono riportati una breve descrizione, il materiale, la datazione e il museo nel quale è esposto. Cliccando sull’immagine si apre una scheda di approfondimento per chi desideri saperne di più: a cosa serviva l’oggetto, come è stato realizzato, cosa ci racconta della vita quotidiana di 4.000 anni fa.

Il Museo delle Palafitte di Fiavé ha scelto tre reperti molto particolari, sia per l’eccezionale stato di conservazione sia per la loro funzione. L’ambiente della torbiera, povero di ossigeno, ha rallentato di molto la decomposizione degli oggetti consentendo la conservazione fino ai nostri giorni di materiali organici come il legno e addirittura le fibre vegetali. Sono realizzati in questi materiali i reperti di Fiavé dell’età del Bronzo esposti in museo e mostrati anche nella vetrina digitale: un copricapo in fibre di pino e viburno, un frullino in legno di abete per la produzione del burro e un recipiente in legno di conifera. Si tratta di testimonianze importanti che sottolineano l’unicità dei ritrovamenti di Fiavé e della straordinaria collezione di 300 oggetti in legno, unica in Europa.

Oltre alla vetrina digitale, il sito propone un viaggio di esplorazione virtuale nel mondo delle palafitte. Le sezioni sono ricche di informazioni sui siti e i relativi musei, sulle ricerche condotte dagli archeologi e non mancano immagini, spunti con cenni storici, curiosità, un blog dedicato al cibo e alla cucina, novità, progetti e notizie sui futuri eventi organizzati nei vari siti dei sei Paesi interessati.

Ulteriori informazioni sono disponibili anche sul sito web delle palafitte italiane UNESCO.

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