Pesticidi, monocolture, cambiamento climatico e deforestazione ci condannano a un mondo senza api

Tutti conoscono le api come insetto produttore di miele che ronza di fiore in fiore e porta all’alveare il nettare dolce. Non tutti, però, sono bene informati su come le api vivono, lavorano, si muovono e comunicano tra loro. Ma, soprattutto, non tutti sono consapevoli che il destino dell’esistenza della vita sulla terra è strettamente legato alla loro esistenza e a quella degli altri insetti impollinatori.

Ed è proprio dell’importanza di questi insetti per l’ecosistema mondiale che Hanna Harms racconta nel suo lavoro Il mondo senza api (Giralangolo; età 12+). Si tratta di un graphic novel divulgativo che unisce con abilità l’altamente comunicativa rappresentazione grafica con un testo verbale conciso, preciso e molto incisivo. Nella prima parte del libro si spiegano in tono quasi narrativo il mondo e la vita delle api, la loro organizzazione sociale, il loro modo di muoversi nell’ambiente, la loro funzione impollinatrice. Nella seconda parte, invece, l’attenzione è puntata su ciò che mette in pericolo la loro esistenza: monoculture, pesticidi, deforestazione e mutamento climatico con l’aumento delle temperature. L’incidenza delle attività umane sul mondo naturale ancora una volta è raccontata nelle sue conseguenze distruttive e devastanti: un monito ripetuto in una nuova forma, ma non per questo meno urgente.

Si tratta di un libro che non è solo attenta e precisa divulgazione, ma anche poetica narrazione e accuratezza di ricerca grafica. Non è un graphic novel convenzionale con fumetti e descrizioni, anche perché non ci sono personaggi che parlano e si muovono tra le pagine, ma un libro a cavallo tra la classica divulgazione illustrata e il graphic novel con una trama precisa.

L’argomento trattato è molto vasto per cui l’autrice da una parte ha dovuto rendere il testo più chiaro e comprensibile possibile e, dall’altra, a livello visivo, ha dovuto astrarre molto per rappresentare la complessità di questa storia, lavorando con metafore e associazioni di colori e immagini.

Il risultato è un lavoro immediato grazie anche all’uso dello stampatello maiuscolo, di pochissimi colori (giallo/verde, nero, grigio e qualche tocco di salmone su fondo bianco) e di forme essenziali. Un libro diverso, interessante, importante, con in coda alcune ulteriori chiare spiegazioni e considerazioni del prof. Jürgen Tauz, entomologo, melittologo e scienziato comportamentale, pluripremiato per la sua opera di divulgazione scientifica.

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