Relazioni che fortificano

Uno spazio dove accogliere i ragazzi in difficoltà e dare sollievo alle loro famiglie

C'è una casa immersa nei boschi della Val di Cembra costruita sui valori dell'accoglienza, dell'amicizia e del rispetto reciproco. L'affascinante paesaggio naturale che la circonda ben si concilia con lo spirito della struttura che mette al centro la persona e arricchisce la relazioni d'aiuto promuovendo occasioni di incontro, di creatività e gioco.

In questo luogo semplice e familiare, volontari e operatori dell'associazione Valle Aperta da trent'anni accolgono persone che soffrono di disagio psichico e relazionale. Una tappa importante che sarà festeggiata a Cembra con un ricco fine settimana di eventi.

La storia di Valle Aperta incomincia nel 1983 quando il convento dei Cappuccini a Piazzo di Segonzano era un punto di ritrovo sicuro per i giovani e tutte le persone sofferenti nella mente e nelle relazioni. I fine settimana al convento erano diventati un'abitudine e il gruppo sempre più numeroso, tanto che si cominciò ad avvertire la necessità di trovare un luogo più adeguato.

Prese forma così l'idea di una casa per ragazzi in difficoltà, che diventò realtà grazie a padre Fabrizio Forti che insieme ad altri cappuccini si prodigò alla ricerca di uno spazio dove accoglierli e dare sollievo alle loro famiglie: lo trovarono in località Ponciach di Faver. “Saper vedere in quei volti 'rinchiusi' e in quelle famiglie 'lasciate sole' un volto di un Gesù lasciato sulla croce ci ha dato quella forza e quell'entusiasmo che ad oggi continua ancora nell'operato silenzioso dei volontari e operatori, testimoni di 'alta umanità'”, spiega p. Fabrizio.

La comunità della Val di Cembra è molto vicina a questa realtà. Tanti momenti sono diventati appuntamenti fissi ormai: la preparazione del pranzo insieme agli ospiti nei fine settimana, i laboratori manuali(la lavorazione del cuoio, la decorazione della creta, pittura su vetro) e le attività all'aria aperta (piscina, passeggiate). “Nel fare insieme si costruiscono relazioni semplici e spontanee che sono l'anima di Valle Aperta”, sottolinea il presidente Silvio Toniolli.

Gli ospiti provengono da tutta la provincia e sono segnalati dalle strutture provinciali preposte e dai distretti sanitari. In questo luogo si trascorrono ore liete scandite da occasioni di gioco e divertimento. “Di parole sono pieni i libri, ma le persone hanno bisogno di vere carezze e di un'attenzione che si legge nelle relazioni”, spiega padre Fabrizio Forti. Per questo i capisaldi del progetto si rispecchiano nella semplicità, nella spontaneità e calore delle relazioni umane.

L'associazione è impegnata a portare il proprio messaggio sul territorio nell'intento di coinvolgere giovani e nuovi volontari nelle attività. Dai concerti autogestiti dagli ospiti alle serate informative nelle scuole elementari e medie della Comunità. Dietro a tutto questo c'è un gruppo di volontari e persone che con semplicità e calore condividono con gli ospiti la quotidianità nella casa di Valle Aperta, portando ogni giorno una luce di speranza nel momento buio della vita del prossimo.

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