Ritratti di donne fuori dagli schemi

Beatrice Masini e Fabian Negrin

“Le amiche che vorresti e dove trovarle”

Giunti, 2019

130 p. – € 18,00

Età di lettura: da 11 a 99 anni

Sono uniche, sono intelligenti, sono dotate di caratteristiche speciali, sono inimitabili. Sono le ventidue eroine, protagoniste di romanzi per ragazzi e non solo, presentate in “Le amiche che vorresti e dove trovarle” (Giunti), libro illustrato opera a quattro mani di Beatrice Masini e Fabian Negrin, attualmente due fra i grandi della letteratura per ragazzi in Italia.

Tra le figure presentate ci sono Alice, Lavinia, Bradamante, Anna Karenina, Madame Bovary, Stargirl (che si merita la copertina), Marianna, Jane, Mina, Matilde e Jo, bambine, ragazze e donne che sono “uscite dagli schemi” imposti dalla società del loro tempo e sono riuscite a vivere la propria vera identità, a superare i propri limiti, a realizzare il proprio sogno, a volte anche a caro prezzo.

Descritte impeccabilmente con le parole e con i ritratti, a tutte queste figure femminili sono dedicate una citazione dal loro romanzo, una breve contestualizzazione e, soprattutto, una intensa pagina ricca delle emozioni e dei temi che ognuna di loro ha incarnato. Sono ventidue persone completamente diverse e così tutti diversi sono i loro ritratti come diversi tra loro sono il tono letterario della presentazione e la tecnica artistica con cui sono rappresentate.

Leggere questo libro e osservare le illustrazioni è piacevole come ritrovare le vecchie amiche un tempo conosciute e mai dimenticate, e interessante come essere presentati a persone nuove e affascinanti che subito si desidera conoscere meglio. È come incontrare ventidue figure di cui innamorarsi, in cui immedesimarsi, di cui conservare per sempre il ricordo.

Quest’opera è il risultato eccellente di un’intuizione di Fabian Negrin che in Beatrice Masini ha trovato la partner ideale per realizzarla. L’alta qualità tecnica e artistica dei suoi ritratti, infatti, trova forza nell’accurata, incisiva e coinvolgente potenza delle parole di Beatrice. E viceversa. Il risultato è un libro da leggere, un libro da consultare, un libro da usare come possibile fonte d’ispirazione per scegliere una lettura. Con un’unica avvertenza: si corre il grosso pericolo di voler poi leggere (o rileggere) tutte le loro ventidue storie.

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