Salario, giovani e welfare: la piattaforma dei sindacati per dare risposte alle priorità del Trentino

Sono salario, giovani e welfare le priorità del Trentino di oggi e domani secondo Cgil Cisl Uil, che hanno lanciato una piattaforma unitaria allo scopo di dare risposte su potere d’acquisto, precarietà, sostegni alle famiglie e produttività, attraverso una serie di incontri sul territorio che culmineranno il 20 settembre con un’assemblea pubblica a Trento.

“L’inflazione ha ridotto il potere d’acquisto delle famiglie ed ampliato il lavoro povero, in particolare dei giovani e delle donne. Le previsioni per l’autunno parlano di un rallentamento anche dell’economia trentina e se ne vedono già i segnali. Una situazione che si somma all’emergenza salariale che accomuna la maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori trentini, i cui stipendi sono più bassi della media del nordest, anche a causa dei mancati rinnovi contrattuali di primo e secondo livello”, spiegano i sindacati, che in questo scenario ritengono che “l’Autonomia può e deve garantire risposte reali ai bisogni di lavoratori e pensionati, per la salute, la casa, il lavoro stabile. Servono, al tempo stesso, interventi pubblici per rafforzare produttività e sostenibilità e il rinnovo dei contratti da parte di datori di lavoro e imprese”.

Problematiche concrete, che hanno spinto le tre sigle sindacali a condividere un documento unitario sulle priorità del Trentino. Le questioni, dalle retribuzioni all’occupazione giovanile, dalle famiglie alle imprese, fino al sistema di welfare, saranno al centro di un confronto su tutto il territorio. Da lunedì 11 settembre al 19 settembre sono in programma sette assemblee territoriali a Tione, Cles, Lavis, Cavalese, Rovereto, Riva del Garda e Pergine. Il confronto si concluderà con un’assemblea pubblica a Trento, il 20 settembre alle 17,30 in piazza Cesare Battisti.

“La decisione di un ampio confronto trova ragion d’essere nell’idea condivisa tra Cgil Cisl Uil che partecipazione, dialogo sociale e concertazione, sono strumenti insostituibili per la definizione delle politiche pubbliche di sviluppo del territorio, nonché degli investimenti privati a livello aziendale e di settore per una giusta transizione demografica, tecnologica e ambientale. Una visione condivisa anche negli Stati generali del Lavoro a cui, purtroppo, si è dato poco seguito”, concludono in sindacati, rilanciando le loro proposte:

EMERGENZA SALARIALE: un accordo territoriale con aumenti da 150 euro mensili per chi non ha contratti nazionali rinnovati ed è privo di contratti integrativi di secondo livello

GIOVANI E PRECARIETA’: sostituzione dei tirocini con apprendistato duale, disincentivo ai contratti precari riducendo i sussidi provinciali e sostegno alla formazione continua

FAMIGLIE: adeguare l’Icef all’inflazione per tutti i sostegni provinciali per i figli, le tariffe, la cura degli anziani e contro la povertà, favorire l’integrazione degli stranieri

LAVORO E IMPRESE: eliminazione degli sgravi Irap a pioggia, investimento su transizione ecologica e innovazione per aumentare la produttività, più prevenzione e controlli contro infortuni ed elusione delle regole

WELFARE E SALUTE: potenziare la sanità pubblica, la medicina territoriale e l’assistenza agli anziani, abbattere le liste d’attesa, rinnovare subito i contratti del pubblico impiego, garantire il diritto alla casa.

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