Screening, la prevenzione che salva

I dati del programma di diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero

Il programma di diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero attualmente svolto in provincia di Trento utilizza il test molecolare per la ricerca del dna del virus hpv per le donne tra i 31 e i 64 anni e il pap test per quelle tra i 25 e i 30 anni. I dati, illustrati nei giorni scorsi nella sede dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) confermano ciò che dicono i dati scientifici: la prevenzione è fondamentale e che “quanto prima è diagnosticata la malattia, tanto maggiori sono le possibilità di guarigione”, come ha ricordato l’assessora provinciale alla sanità, Stefania Segnana, sottolineando l’importanza di aderire ai controlli periodici proposti dall’Azienda sanitaria provinciale (Apss). “Sono convinta che il benessere della donna, colonna portante della società, rappresenti un beneficio per l’intera collettività. Auspico che le donne trentine accolgano tale opportunità, favorita anche dalla capillare distribuzione dei punti dove è possibile effettuare l’esame nelle diverse valli”.

Il direttore generale dell’Apss, Paolo Bordon, ha sottolineato: “Intercettare casi di cancro, quando sono ancora in una fase iniziale, permette percentuali di guarigione significative, incidendo sulla qualità di vita delle persone. Il mio invito a tutte le donne trentine è quello di non trascurare la chiamata allo screening perché più prevenzione significa più anni di vita in salute”.

L’obiettivo dell’Apss è portare l’adesione oltre il 62% attuale. Il programma di screening – ha riassunto Antonio Ferro, direttore del Dipartimento di prevenzione – prevede l’invio, ogni cinque anni, di una lettera con l’appuntamento per recarsi in una delle 13 sedi dell’Apss a eseguire il prelievo. Nel 2017 sono stati inviati appuntamenti per test a circa 14 mila donne, a 38 mila nel 2018 e, entro febbraio 2020, riceveranno l’invito 47 mila donne. Il call center dedicato è passato dalle 2.500 chiamate del 2016 alle oltre 8 mila del 2018.

In Trentino nel 2017 è stato introdotto il test molecolare per la ricerca del virus hpv. Una tecnologia di ultima generazione, con alti livelli di specificità e sensibilità, che permette una diagnosi precoce e precisa. Nel 2016 ogni 100 donne invitate, 36 partecipavano allo screening. Lo scorso anno, ogni 100 donne invitate 62 hanno accolto l’invito dell’Apss.

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