Spesa militare, conviene la pace

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Riflettori puntati sulle implicazioni globali del commercio di armi e sull’influenza delle scelte quotidiane del singolo per una economia di pace, nel convegno promosso alle 1730 dal Forum trentino per la pace e i diritti umani presso la sala del Consorzio dei Comuni trentini.

Insieme con Francesco Vignarca, coordinatore nazionale della Rete Italiana per il Disarmo e collaboratore di Emergency, Raul Caruso, ricercatore di Politica economica presso l’Università Sacro Cuore di Milano e autore del libro “Economia della pace” e Nicoletta Dentico Giornalista, vicepresidente della Fondazione Finanza Etica si cercherà di capire gli scenari nazionali ed internazionali, le implicazioni macroeconomiche del commercio di armi.

I dati relativi alla spesa militare mondiale sono impressionanti: nel 2016 ha raggiunto la cifra di 1686 miliardi di dollari. L’Italia nel 2017 stima di investire 23,4 miliardi di euro, pari a quasi 64 milioni di euro al giorno. “E’ necessaria un’inversione di tendenza e promuovere le economie di pace” spiega ai nostri microfoni Massimiliano Pilati presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani  

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