Passione dei senzatetto

Nasce dall’incontro tra l’artista veneziana Serena Nono e gli ospiti della Casa dell’ospitalità di S. Alvise di Venezia il mediometraggio Via della croce, che rilegge il racconto della passione e morte di Gesù attraverso i volti e le voci di un gruppo di senzatetto che vivono nell’ex asilo notturno, ora comunità.

Proveniente da una famiglia di musicisti (è figlia del compositore Luigi Nono e nipote di Arnold Schönberg), diplomata in scultura a Londra e pittrice di fama, la Nono aveva esordito alla regia nel 2007 con un altro documentario, Ospiti, dedicato proprio ai ritratti di quegli ultimi che in Via della croce tornano protagonisti per narrare la storia di un Dio che sceglie di intrecciare la sua sofferenza con quella dell'uomo.

Via della croce è un esperimento cinematografico originale: la sceneggiatura è sostituita da una serie di quadri legati dalla lettura della Passione, che alternano monologhi in cui gli attori narrano frammenti della loro storia tormentata o riflettono sui grandi temi della fede e della vita, e tableaux vivants in cui gli ospiti interpretano i personaggi evangelici.

Sullo sfondo, una Venezia marginale e desolata, dove si affrettano turisti e passanti indifferenti alla rappresentazione, fotografata con fuggevoli scorci di paesaggi che rimandano il respiro di una città meno turistica e più vera. La mano della regista, pur rimanendo quasi invisibile, dona alle inquadrature la capacità evocativa del ritratto, ritagliando particolari realistici e suggestivi allo stesso tempo.

L'interpretazione corale restituisce lacerante attualità ad un racconto che ci interpella ogni giorno, ma che spesso preferiamo ignorare, ricordandoci che la via crucis è fatta di tante fermate, come la vita: difficoltà, errori, cadute, che non sempre si possono risolvere, perché non possiamo capire fino in fondo il mistero dell'esistenza.

Dall'accettazione di questo mistero nasce la fede cristiana, il cui cuore è la certezza della resurrezione. E cosa significa in fondo resuscitare se non rinascere, ricominciare a vivere, ritrovare una dignità che sembrava perduta per riprendere il cammino?

Il film, adatto anche a un pubblico giovane, si presta bene ad introdurre una riflessione su temi quanto mai attuali, come l'emarginazione, la carità, il rispetto del diverso, la morte, ma anche la capacità di ascoltare e di farsi interrogare dalle vite degli altri.

Il cofanetto che contiene i due film Ospiti e Via della Croce è disponibile in visione presso l’Ufficio Comunicazioni Sociali. Lo si può ricevere gratuitamente (ma un’offerta è naturalmente gradita), contattando la Casa dell’ospitalità S. Alvise (www.casaospitalita.it, ospitalita@casaospitalita.it, n. tel 041/958409).

Alla regia, ancora accompagnata dagli stessi compagni d'avventura, Serena Nono è tornata recentemente con Venezia salva, tratto dall'omonima tragedia di Simone Weil e presentato come evento speciale alle Giornate degli autori dell'ultima Mostra del Cinema di Venezia.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina