Il sacro “gira” in teatro

Bilancio positivo per la rassegna. Le compagnie ora sono invitate alla quarta edizione

Oltre 150 repliche su e giù per l'Italia, in gran parte ospitate dalla sale della comunità. E' più che positivo il bilancio della terza edizione della rassegna “I teatri del sacro” promossa dalla Federgat (Federazione Gruppi Attività Teatrali) e Fondazione Comunicazione e Cultura – Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della CEI, in risposta all’ampia diffusione di iniziative teatrali di qualità dedicate alla riflessione e alla comunicazione del sacro.

Anche il Trentino ha ospitato quest'anno alcuni spettacoli fra quelli che hanno vinto la terza edizione ed ha registrato una vivace animazione – anche grazie al coordinamento diocesano – delle sale della comunità. Un'iniziativa che sta uscendo da una fase sperimentale e sta entrando ormai nei cartelloni della programmazione annuale, con il valore aggiunto di offrire spunti per giornate di approfondimento culturale.

E' già ora di guardare alla prossima edizione perchè il 15 settembre scade il termine per partecipare. L'invito è rivolto naturalmente anche quest'anno con l'obiettivo di supportare e valorizzare progetti culturali di qualità e si rivolge nelle due sezioni alle compagnie professionisti e alla compagnie amatoriali.

Anche quelle trentine possono essere interessate dalla sfida di proporre testi e progetti incentrati sul sacro, sulla fede e sull'esperienza spirituale, anche in riferimento all'ispirazione cristiana, alla tradizione popolare e al dialogo fra le religioni.

Quest'anno una novità è rappresentata dal “Premio Apollonio” destinato alle sole compagnie amatoriali che desiderano sottoporre alla Commissione esaminatrice progetti inediti o già messi in scena nell'ultimo anno. Singolare è il fatto che nel caso in cui la compagnia prescelta non fosse in grado di presentare lo spettacolo nei tempi previsti dovrà restituire il contributo assegnato. Si precisa inoltre che le spese finanziate dal premio devono essere direttamente ed esclusivamente imputabili al progetto, secondo i limiti previsti dal bando.

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