Maschio… e femmina li creò

Ciò che accomuna i testi in libreria è un appello alla corresponsabilità

“Le donne nella Chiesa sono responsabili di tutto, ma poi non decidono di niente. Come tacere il fatto che si desidera da loro solo un servizio concreto, spicciolo, e mai decisioni operative?». Così scriveva Armando Matteo in un saggio del 2012 “La fuga delle quarantenni”, ma con l’arrivo di papa Francesco la musica sembra cambiata.“La Chiesa è femminile, è come Maria, più importante degli apostoli”.“La donna ha una capacità di dare vita e di dare tenerezza che noi maschi non abbiamo”. Una riflessione non certo nuova per Papa Bergoglio a partire da quell’ipotesi sulla necessità di una teologia della donna emersa ancora nell’intervista di un anno fa al rientro da Rio.

Su questa scia sono molti i testi apparsi in questi mesi in libreria sul rapporto donne-Chiesa, anche se con obiettivi diversi: c’è chi privilegia la componente storica, chi quella teologica, ma non mancano neppure le attese sul futuro. Come dire: le donne sperano, in un cambiamento significativo, basta che, per dirla con la teologa Stella Morra, non si parli di donne alla stregua di panda bisognosi di protezione e salvaguardia. Le donne nella Chiesa chiedono solo corresponsabilità e visibilità perché se il cielo è uno non basta considerarne mezzo.

Forse il libro più significativo è “Caro Francesco. 25 donne scrivono al papa” (Il Pozzo di Giacobbe 2014): una serie di lettere, dal tono quasi confidenziale, a carattere tematico – ambiente, educazione, pace, tenerezza – dove si chiede soprattutto ascolto nell’affermazione del principio di uguaglianza (“maschio e femmina li creò”) convinti che valga la pena raccontare la storia della Chiesa anche al femminile, e a questo debbano essere formati i futuri preti nei seminari e tutto il popolo di Dio.

Di più alto profilo il testo curato da Marinella Perroni e Hervé Legrand: gli atti del convegno 2012 organizzato dal Coordinamento Teologhe italiane per il 50° anniversario del Concilio (“Avendo qualcosa da dire”, San Paolo 2014).

Grande risalto per il volume curato da due storiche, Giulia Galeotti e Lucetta Scaraffia, “Papa Francesco e le donne” (edizioni Il Sole 24Ore, in vendita con il giornale). Un testo che raccoglie gli interventi di Papa Bergoglio sulla questione femminile nella Chiesa. “Le donne nella Chiesa ci sono — scrive Giulia Galeotti — sono molte e fanno tantissimo… eppure non contano”. “In un contesto di emancipazione femminile realizzato, quale è quello dei Paesi occidentali, l’atteggiamento della Chiesa sembra invece rovesciarsi: la Chiesa viene percepita come una nemica dell’emancipazione. A questo conflitto culturale si aggiunge — ricorda Lucetta Scaraffia — l’assenza di donne nelle sfere decisionali della Chiesa, benché le religiose siano, almeno per ora, molto più numerose dei religiosi”.

Su questo tema AnneMarie Pelletier, la vincitrice designata del premio Ratzinger (prima volta ad una donna) ha detto: “Con Papa Bergoglio la Chiesa sta affrontando questa sfida per individuare la strada di un corretto rapporto donne-Chiesa che non è mai stato facile, ma che fa parte della storia della salvezza”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina