“Riportiamolo a casa”

Promossa una raccolta fondi per acquistare un vecchio quadro ottocentesco che sarà donato al Museo Per Via

Il vecchio dipinto è stato rintracciato a Roma. E per acquistarlo servono, entro fine settembre, 5 mila euro. È l'originale della stampa che rappresenta Pieve e la conca del Tesino che si trova, con una gigantografia, anche all'ingresso del Museo per Via.

Il dipinto era stato commissionato da Francesco Tessaro Felice, un ricco mercante d’arte ed editore di stampe originario di Pieve e stabilitosi ad Anversa nell’Ottocento. Ora una discendente del Tessaro se ne vuole privare. E allora, perché non cercare di riportare quel dipinto laddove è stato realizzato? Detto e fatto. Su iniziativa di cinque persone – Elda Fietta, Flavia Rippa, Fabio Ognibeni, Manfredo Marchetto e Laura Telleschi – è stato costituito il gruppo Amici del Museo Per Via che ha deciso di mettere in campo tutte le iniziative possibili per arrivare ad esporre l’originale del dipinto all’interno del Museo.

Il tempo per concludere la trattativa non è molto e proprio in questi giorni è partita una raccolta di fondi che coinvolge tutta la conca del Tesino. “La somma richiesta non è così alta”, ricordano i promotori. “Per raggiungere la cifra necessaria abbiamo aperto una raccolta di fondi di libera sottoscrizione, certi di poter contare sulla sensibilità di coloro che hanno avuto gli avi in giro per il mondo e di quanti hanno a cuore il Tesino e la sua storia, di cui il dipinto è preziosa testimonianza”.

Subito sono stati interessati i tre sindaci dei paesi, le banche e la Fondazione Degasperi, chiamati a loro volta a rendersi disponibili per questa operazione benefica. “Auspichiamo che lo sviluppo e la valorizzazione di questo museo, unico nel suo genere e delle attività turistiche legate ai musei Tesini e alla nostra storia culturale di Valle, abbiano una importante ricaduta anche per le attività economiche del Tesino, ricettive, della ristorazione e del commercio”, continuano. “Contiamo molto anche sul sostegno degli operatori economici che credono in questo sviluppo”, spiegano concludono Elda Fietta, Flavia Rippa, Fabio Ognibeni, Manfredo Marchetto e Laura Telleschi, che concludono: “Una volta raggiunta la somma stabilita prepareremo un documento ufficiale che sarà conservato al museo di Pieve, in cui compaiono i nominativi di tutti i donatori che hanno reso possibile il recupero di questo dipinto e la sua donazione al Museo Per Via”.

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