Ma ai pastori chi ci pensa?

Da qualche tempo c'è una forte competizione per l'accaparramento delle malghe migliori e dei pascoli più rigogliosi. Lo conferma il presidente della Federazione degli allevatori trentini, Silvano Rauzi, parlando di un costante ampliamento dell'attività estiva in malga da parte degli operatori zootecnici trentini. Su un patrimonio censito di oltre 600 malghe, un centinaio è utilizzato facendo ricorso per l'attività di custodia, casearia e pastorizia di personale che arriva anche dai Paesi dell'Est Europa. Poco più di un terzo delle circa 50 mila lattifere vengono trasportate in malga d'estate. Ma il prezzo scontato sui formaggi negli ultimi tempi ha indotto degli allevatori a disertare la malga, dove le lattifere subiscono con il brusco cambiamento alimentare e climatico una contrazione significativa nella produzione di latte.

I prodotti caseari di malga vanno a ruba fra i consumatori anche se il latte viene sempre più lavorato e trasformato a valle nei caseifici sociali, con l'apposito marchio di formaggio e burro di malga. Il gusto è particolare e si stanno moltiplicando le occasioni per assaggi che pure richiamano molte persone. Il 2014 per Rauzi è risultato un anno tuttavia insoddisfacente, dapprima perI prodotti caseari di malga vanno a ruba fra i consumatori il prolungato innevamento delle aree pascolive e poi per le piogge battenti che hanno costretto da un lato alla diserzione dell'alta quota e dall'altro a rientri anticipati per non continuare ad esporre le mandrie al pericolo di malattie o di infortuni sui crinali più esposti e impervii.

La parte più appariscente in questo fine di stagione sono risultate comunque le desmontegade, affollate oltre ogni più rosea previsione, trasformatesi in spettacolo con molti attori fuoriusciti da dietro le quinte per l'occasione. Tra gli assenti molti pastori, specie quelli arruolati all'estero, trattenuti in malga per il riassetto degli stabili e la pulizia degli spazi circostanti o rientrati affrettatamente in famiglia con il gruzzolo messo da parte come lavoratori stagionali. Forse è da pensare a una festa tutta per loro.

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