Da Lima alla Bolghera, la devozione popolare non ha confini

La processione a Trento per il Señor de los milagros diventa momento di identità culturale e di integrazione per i peruviani e i sudamericani immigrati a Trento

Cosa ha a che fare un odierno abitante della Bolghera e uno schiavo di Lima nel Perù del diciasettesimo secolo?

È una bella storia di devozione popolare, emigrazione, identità e appartenenza culturale, integrazione, che si dipana attraverso quattro secoli e tre continenti, quella che conduce dallo schiavo angolano del quartiere di Pachacamilla, a Lima, che nel Seicento ha dipinto su un muro di fango l'immagine del Crocifisso, alla celebrazione e processione che si è svolta, come ogni anno dal 2010, nella parrocchia di S. Antonio a Trento domenica 19 ottobre.

Sono circa 120 le famiglie peruviane nel comune di Trento, e molte di loro si riconoscono nella devozione all'immagine del Señor de los milagros, un Cristo crocifisso dipinto da Benito, uno schiavo angolano di Lima, su un muro di una casupola di fango, ritrovo e punto di solidarietà tra i più miseri abitanti del quartiere nel lontano 1651.

A Lima si sono susseguiti nel corso degli anni terribili terremoti e maremoti che hanno distrutto la maggior parte dei solidi e ricchi palazzi della città, ma la parete di fango con l'immagine della crocifissione è sempre rimasta in piedi, assumendo significato miracoloso e di riscatto e speranza per gli ultimi, per i più poveri.

Fu così che nacque una devozione che si esprime tuttora ogni anno da oltre tre secoli con una processione a Lima che dura tre giornate, il 18, 19 e 20 ottobre coinvolgendo centinaia di migliaia di fedeli, e diventando momento di identità e appartenenza anche per i peruviani che hanno portato con sé la tradizione devozionale e copie dell'immagine in tutti i paesi dove sono emigrati.

Anche a Trento esiste una Hermandad, che fa capo a Olga Rojas e che si ritrova nella chiesa di S. Antonio dove è ospitata l'effige del Señor de los milagros. Anche quest'anno ha promosso la processione che il 19 ottobre, dopo una toccante celebrazione nella Messa domenicale, è partita dalla chiesa di S. Antonio e ha percorso le vie del quartiere, toccando l'ospedale e altri luoghi significativi della Bolghera, coinvolgendo la comunità peruviana e sudamericana di Trento e gli abitanti della parrocchia, in un momento di festa vissuta insieme.

Appare importante far conoscere l'esistenza di questa tradizione ormai radicata nel quartiere della Bolghera, perché travalica l'aspetto devozionale, pur importante, e di speranza evangelica e riscatto degli ultimi, per assurgere a momento di identità culturale e di comunità per i peruviani e i sudamericani immigrati a Trento, e di riconoscimento e integrazione nella comunità trentina e della Bolghera.

L'immagine del Señor de los Milagros è ospitata permanentemente nella chiesa di S. Antonio, dove periodicamente in comunità e singolarmente ogni giorno è venerata dai devoti peruviani.

Mauro Avi

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