La Grande Guerra vista dai giovani

Tre laboratori per raccontare la Grande Guerra. Una mostra fotografica itinerante e alcuni concerti, curati dal Piano Giovani di zona

La Grande Guerra vista attraverso le immagini. Alcune storiche, tra cui alcune inedite, altre catturate dall'obiettivo dei ragazzi che hanno partecipato al laboratorio fotografico curato dai Piani Giovani di zona della val di Sole.

“La Grande Guerra in Val di Sole” è il titolo del progetto che si è articolato nel corso di tre anni con l’attivazione di tre laboratori, e della mostra fotografica che sarà ospitata dalla biblioteca di Malé dall’11 al 20 novembre e che in seguito si sposterà in altri comuni della val di Sole. “Si tratta di un’iniziativa pensata e voluta per proporre ai ragazzi della valle un percorso in grado di unire attività pratiche a conoscenza e riflessione sul primo conflitto mondiale”, spiega il referente tecnico organizzativo del Piano Giovani, Michele Bezzi.

Oltre a quello fotografico curato da Tiziano Mochen, il laboratorio di sartoria, per realizzare costumi dell'epoca, curato dalla sarta Guendalina Spalletti e quello corale, da cui è nato un vero e proprio coro – i costumi provengono dalla sartoria stessa – gestito da Cinzia Prampolini e Gabriele Bezzi. Al progetto, che ha previsto un incontro di approfondimento storico per ogni laboratorio con relatore Marcello Liboni, hanno partecipato una sessantina di ragazzi (11-29 anni).

Ora il laboratorio fotografico espone i suoi lavori negli spazi del capoluogo solandro. Si tratta in particolare di stampe di foto storiche di grandi dimensioni, una ventina, tra cui alcune inedite, provenienti dall'archivio privato della famiglia Voltolini di Fucine. Altre, invece, sono state scattate dai ragazzi nel corso di escursioni sui luoghi solandri che sono stati scenario della Grande Guerra: immagini che raccontano il fronte visto ai giorni nostri e con il punto di vista dei ragazzi. Si è cercato in questo modo di coniugare la fotografia con la conoscenza dei fatti e dei luoghi che hanno segnato la valle durante il primo conflitto mondiale.

Nato da uno dei laboratori, anche il coro ha fatto tappa in uno dei posti simbolo della “Guerra Bianca”, con un concerto che si è tenuto all'interno di Forte Strino a Vermiglio, fortificazione eretta dagli austriaci che fa parte del gruppo dei forti di Vermiglio-Tonale (Zaccarana, Mero, Pozzi Alti). Il coro è composti da 10 elementi tra i 18 e i 35 anni; sono previsti concerti anche questa settimana, a San Bernardo e Croviana rispettivamente l'8 e 9 novembre. Il 20 dicembre, invece, toccherà a Cavizzana.

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