Rivoluzione verde

Le artiste del gruppo Gen incontrano i giovani: danno lezione e si lasciano provocare

Hanno lavorato per due giorni gomito a gomito con un centinaio di giovani di parrocchie trentine. Un’esperienza formativa davvero unica quella offerta lo scorso fine settimana degli uffici diocesani di Pastorale Giovanile e Musica Sacra grazie alla disponibilità di “maestre” d'eccezione: una buona metà del gruppo musical-teatrale Gen Verde, già presente a Trento due anni fa per un'esperienza analoga. Alessandra Pasquali, studi di recitazione prima di avvicinare il Movimento dei Focolari, portavoce del gruppo di ventuno artiste di tredici nazioni diverse, la commenta così ai microfoni di radio Trentino inBlu: «Abbiamo cercato di andare a fondo sulla preparazione del canto liturgico nell’ambito della messa. Un laboratorio che fa parte della tradizione del Gen verde, allo scopo di aiutare di più a cantare anche chi partecipa all’assemblea della messa e far diventare il canto una preghiera».

Qual è l'indicazione sulla quale avete insistito maggiormente?

Far diventare il canto un'espressione corale, di un gruppo che, insieme, più in armonia possibile, esprima lo stesso messaggio. Far capire che arriviamo agli altri non singolarmente ma solo se siamo corpo. In verità è quello che cerchiamo di fare anche quando saliamo sul palco noi del Gen, o coinvolgendo anche altri giovani. Il messaggio principale è andare insieme sul palco, dare un messaggio di popolo. Ed è anche il modo più efficace per coinvolgere un'assemblea.

Molti dei canti delle liturgie e degli incontri dei gruppi giovanili sono del repertorio Gen. Questo vi carica di maggiore responsabilità?

E' una gioia sapere che in tanti le eseguono. Ci carica non tanto per noi stesse, ma perché sentiamo che si da gloria a Dio. Se riusciamo con una canzone ad arrivare al cuore delle persone è sintomatico del fatto che ne stiamo facendo davvero un dono.

Avete rinnovato in modo significativo il vostro repertorio, e ora state promuovendo un nuovo progetto dietro il titolo start-now. Un deciso cambio di passo?

Questa rivoluzione ha un nome: obiettivo giovani. Abbiamo capito che loro sono il termometro della società. Da loro capiamo se facciamo errori o se siamo riusciti a trovare soluzioni insieme. Li abbiamo chiamati a casa nostra chiedendo loro: che cosa ti appassiona, ti sta a cuore? cosa vorresti da una canzone? Abbiamo raccolto tante risposte e motivazioni che sono state la scintilla delle nuove canzoni, del concerto e del progetto start-now che si svolge in cinque giorni con i giovani di parrocchie e di scuole e al termine dei quali segue una spettacolo finale comune. Non solo: il giorno dopo il concerto ci ritroviamo con loro per verificare come è andata l'esperienza. Raccogliamo delle risposte e capiamo che veramente il progetto va al di là delle nostre forze, c'è qualcun altro che opera…

Start-now, da tradurre come?

Inizia ora e chissà dove può arrivare. Noi affrontiamo realtà che stanno a cuore a tutti, temi sociali e dell'interiorità e i giovani ci dicono: mi porterò questo nella vita quotidiana. Insieme a loro e al pubblico cerchiamo una risposta.

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