Alto Garda e Ledro, aumentano i Vigili del fuoco volontari

I Vigili del fuoco volontari dell’Alto Garda e Ledro
Il 7,3% in meno rispetto all’anno precedente. È un dato confortante quello relativo agli interventi complessivi che nel corso del 2014 hanno visto impegnati i Vigili del fuoco volontari dei 12 Corpi che compongono il Distretto dell’Alto Garda e Ledro, dovuto per grossa parte dalle condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato gli ultimi dodici mesi nonché da una maggiore corresponsabilità della popolazione.In calo quindi le uscite per emergenze, passate dalle 2.603 del 2013 alle 2.413 dell’anno scorso, mentre più significativa è la contrazione relativa alle ore/uomo impegnate, scese da 38 mila a 22.219, ovvero il 40% in meno. Nel dettaglio, la flessione maggiore si è potuta registrare tra gli incendi boschivi, scesi da 28 a 5 (-82%), gli incendi a camini (20, -56%), gli incendi ad autoveicoli (7, -53%), gli incendi a sterpaglie (14, -68%), i principi d’incendio in appartamento (9, -18%), per finire con gli incendi industriali, passati dai 23 del 2013 ad un solo intervento nel 2014 (-95%).

Le uscite per chiamate tecniche hanno visto i Vigili del fuoco volontari impegnati in 20 chiamate per ricerca persona (-77%), 29 per sblocco ascensore (-39%), 107 gli interventi per soccorso a persone (-10%) e 35 per taglio piante (-31%). Senso inverso invece per altre tipologie di emergenza, con una crescita del 25% rispetto all’anno prima delle uscite per allagamento (84 in tutto), per apertura porte (160), per fughe di gas (38), per frane (32, più del doppio del 2013), per soccorso ad animali (183) e per supporto ad elicotteri (113).

In aumento anche il numero relativo ai pompieri: alla data del 31 dicembre 2014 sul territorio distrettuale risultavano essere operativi 24 ore su 24 e a vario titolo ben 477 vigili del fuoco volontari, contro i 451 dell’anno prima e i 442 del 2012. Nello specifico, 304 quelli in servizio attivo (294 nei 12 mesi precedenti), 88 gli allievi (10 in più del 2013), 18 i pompieri di complemento e 57 i membri onorari che, avendo raggiunto i 60 anni d’età, rimangono nei rispettivi Corpi svolgendo il servizio come pompieri non più operativi nell’emergenza ma importantissimi per il supporto, la gestione e l’esempio morale nei confronti dei più giovani.

Di questi, ben 31 sono stati coloro che domenica scorsa, in occasione della celebrazione annuale dedicata alla santa patrona, hanno ricevuto i riconoscimenti per l’anzianità di servizio attivo (a 7 per i 15 anni, a 6 per i 20 anni, a 5 per i 25 anni, a 8 per i 30 anni, a 4 per i 35 anni e a Giuliano Bombardelli di Drena la fiamma d’oro per i 40 anni di attività).

“Cinque anni fa, all’inizio del mio mandato, posi tra gli obiettivi da perseguire quello di invertire la tendenza negativa che era in corso in merito al numero dei vigili”, ha osservato nella sua relazione l’ispettore distrettuale Niko Posenato. “Ritengo che questo, grazie soprattutto all’impegno dei comandanti, sia stato raggiunto. Questa è la strada maestra che ci permetterà di continuare a mantenere il nostro impegno civico, grazie anche alla formazione che da alcuni anni è entrata in maniera preponderante nell’addestramento del personale dei Vigili del fuoco volontari, sia per una questione di sicurezza sia di qualificazione professionale, per permetterci così di perseguire ogni giorno e con serenità la nostra attività a favore del territorio e della gente che lo vive”.

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