Una conca da rivitalizzare

“Aree Interne” interessa Castello, Pieve e Cinte. Metà dei finanziamenti arriveranno da Roma, il resto da Bruxelles attingendo ai fondi europei

Quasi 7 milioni e mezzo di euro. Metà arriveranno da Roma, il resto da Bruxelles attingendo ai fondi europei. Serviranno alla Provincia per finanziare il progetto “Aree interne” che interessa Castello, Pieve e Cinte Tesino. Una iniziativa per migliorare le tendenze demografiche in atto, ridurre l’emigrazione e attrarre nuovi residenti.

Lucio Muraro, vicesindaco di Castello, è il referente territoriale del Servizio Europa per il progetto. “Combattere lo spopolamento sviluppando le potenzialità socio-economiche della conca; per noi è una spinta propositiva, o per dirla in maniera più diretta, un treno che dobbiamo esser pronti a prendere”.

Gli interventi sono divisi in due: da una parte vengono promossi interventi per sviluppo locale attraverso specifici fondi europei, dall’altra un’opera di adeguamento dei servizi essenziali con valenza strategica e sovracomunale. “Nel nostro caso la Provincia ha indicato il progetto di circonvallazione dell’abitato di Castello”, spiega Muraro. Perché si è deciso di finanziare la variante di Sottomoliza? “Lo stesso ministero richiede un’opera pronta a partire e quindi velocemente appaltabile”, precisa. “In secondo luogo perché indicata dalla Provincia come strategica per lo sviluppo turistico dell’intera conca – soprattutto in funzione del collegamento viabilistico con il Brocon – e per consentire una deviazione del traffico dal centro paese. Basta camion di legname o file di auto che transitano sulle porte di casa, il turismo di domani passa attraverso la valorizzazione del nostro patrimonio territoriale, culturale e paesaggistico”.

L'assessore Daldoss, continua Muraro, ha già fatto intendere che ci sono margini di finanziamento anche per un secondo progetto viabilistico tra Pieve e Cinte, inquadrabile in più ampio progetto di rilancio del sistema turistico del Tesino. Il resto del finanziamento, invece, servirà per promuovere lo sviluppo locale attingendo al Feasr, Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l’obiettivo è di migliorare la competitività agricola e forestale della zona, l’ambiente, il paesaggio, la qualità di vita e la diversificazione delle zone rurali.

Non solo. Attraverso il Fondo Sociale Europeo si vuole favorire la nuova imprenditorialità, la ristrutturazione e gli investimenti, sia del pubblico che del privato, nel risparmio energetico. In arrivo anche un progetto di promozione dell’occupazione: con le risorse del Fesr, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, saranno messe in campo politiche attive del lavoro e buoni di servizio per servizi di custodia dei minori.

“Questa è sicuramente la parte più interessante”, conclude Lucio Muraro. “Ci vengono concessi circa 3.740.000 euro per progetti da attivare sul territorio. Molti imprenditori hanno già contattato le nostre amministrazioni per richiedere informazioni più specifiche. Posso dire che attualmente stiamo organizzando un tavolo a livello amministrativo per dar avvio al progetto vero e proprio. Nell'immediato futuro verrà creato un tavolo a livello territoriale, formato da tutti coloro che avranno voglia di impegnarsi e mettere a disposizione le proprie capacità e le proprie idee”.

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