205 vescovi nella storia

Venerdì scorso al Centro culturale d’Anaunia, presso Casa de Gentili a Sanzeno, il nostro direttore Marco Zeni e lo storico don Fortunato Turrini hanno presentato a un folto pubblico l’opera di mons. Armando Costa: “Cardinali e vescovi tridentini”, pubblicato da Vita Trentina editrice. Lucia Barison ha inquadrato la serata come terzo evento a cornice della mostra “Tesori fuori dal Comune”, dopo la presentazione del Cammino Jacopeo d’Anaunia e del libro sulle antiche stufe a olle di Sfruz”. Introdotto dal presidente dell’Associazione G.B. Lampi Walter Iori, che ha sottolineato il “notevole peso di questo lavoro, 3480 grammi, 985 pagine sui personaggi che hanno dato lustro alle nostre comunità”, è stato Marco Zeni a parlare di “un’opera enciclopedica, che spazia nella storia globale, con campi di lavoro vastissimi, in quanto i vescovi e i cardinali trentini hanno operato in tutto il mondo”.

Un gran numero dei 205 protagonisti della storia della chiesa Trentina, elencati nel libro in ordine alfabetico e indagati da mons. Costa in oltre trent’anni di lavoro, è di origine nonesa, dalle famiglie nobili Thun e Spaur. “La nostra realtà contadina – ha continuato Zeni – ha fatto maturare molte personalità nel campo culturale e ecclesiastico: quasi tutti i Comuni hanno dato i natali a dei Vescovi”. Don Fortunato Turrini ha ripercorso la biografia delle figure più illustri riportate dal volume come Adriano Tomasi Travaglia, Mariano Manzana, Guido Zendron, Karl Golser, Giuseppe Filippi, Giuseppe Sandri, Ivo Muser ed Elio Rama. Ha poi elencato una serie di dati: 30 gli alti prelati originari della Val di Non, 10 della Val di Sole. Dei 40 complessivi delle Valli del Noce 16 furono cardinali, sette dei quali giunsero alla carica di Principe Vescovo. Infine, un ricordo personale di monsignor Oreste Rauzi e un accenno a mons. GianCarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano. Si può ricostruire la storia del Trentino attraverso la biografia dei protagonisti di questo libro che non può mancare nelle biblioteche, poiché molto utile per i ricercatori e gli studiosi in genere. “Ogni storia personale – ha concluso Turrini – è trattata  nel complesso dello svolgersi della storia nei secoli e apre una visione sui luoghi dove essi svolsero la loro missione e sulle rispettive epoche. Il profilo biografico costituisce una miniera di dati e di riferimenti, che può essere un punto di partenza per ulteriori approfondimenti”.    
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