“Cantiamo per divertire e divertirci”

Il coro fu fondato per volontà di sette appassionati di canto popolare e della montagna

Se il canto è arte e l’arte veicola emozioni che arrivano dritte al cuore, allora il coro Cima Verde è proprio un artista. Sillogismi a parte, i festeggiamenti di tutta Vigo Cavedine per il ventesimo anniversario di fondazione del suo affermato gruppo corale hanno lasciato un segno che rimarrà indelebile nelle menti dei più.

Una lunga giornata, quella di domenica 31 maggio, all’insegna della coralità vissuta in amicizia e spensieratezza non soltanto per commemorare degnamente il momento in sé, quanto per ricambiare le numerose persone, una frotta a tre cifre di amici e sostenitori, che negli anni non hanno visto affievolirsi l’entusiasmo dinanzi al caparbio zelo delle loro quaranta voci maschili e allo spessore artistico del maestro Gianluca Zanolli, nel sodalizio da dieci anni subentrato nella direzione a Luigi Andreatta.

Nulla di cui meravigliarsi, quindi, se ancora oggi il Cima Verde è e rimane motivo di vanto per la piccola frazione situata all’estremità meridionale della “Val del Vent”, le cui melodie fanno parlare di questo lembo di terra anche a centinaia di chilometri di distanza. “Bella realtà che onora il comune di Cavedine”, lo ha definito col sorriso stampato sulle labbra la sindaca Maria Chistè, alla prima uscita ufficiale nella sua nuova veste istituzionale.

Il coro fu fondato per volontà di sette appassionati di canto popolare e della montagna decisi a unire le loro forze in ragione di uno spirito associativo che ha prevalso fin da subito. Poi tra fatiche e perplessità, ma senza desistere, ecco sopraggiungere i primi risultati. L’organico cresce, a Vigo mettono piede 84 realtà corali della provenienza più varia e nel frattempo sono incisi tre cd: “Poesia e realtà popolare”, “Le parole della montagna” e l’ultimo, “Lo scatolone magico”, nel 2010.

“Lavoriamo sempre pensando di divertire e divertirci”, hanno detto dal palco del teatro tenda paesano affollato per il pranzo comunitario consumato dopo la messa celebrata in chiesa dal parroco don Luigi Benedetti, e per il concerto che ha alternato l’esibizione del Coro Camp Fiorì, del Minicoro Camp Fiorì, del Coro festeggiato e di quello gemellato di Miesbach in Baviera. “Per lasciarsi trasportare dalle parole e dalle melodie, in un viaggio nei sentimenti più vivi e alla scoperta di una terra senza confini quale è la musica”, hanno voluto amichevolmente testimoniare, non solo a parole.

Non a caso la loro strada s’è infittita di appuntamenti, cinque cerchiati annualmente in agenda: il Concerto “FestivAil”, il concerto “Emozioni di primavera”, la manifestazione culturale “Invalcantando” e le rassegne di canti “MusiCavedine” e “Natale in Amicizia”. Per conoscere e sperimentare nuove coralità che siano di stimolano a continuare. Ad maiora!

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