“Scommetto 1 milione di dollari: @AstroSamantha starebbe altri 199 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale. Ci sono ancora moltissime ricerche da fare e lei è proprio tagliata per lo spazio”, l'ha salutata via Twitter la collega astronauta Cady Coleman. Dopo 200 giorni nello spazio, giovedì 12 giugno alle 8.55 l’astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), il capitano (sic!) dell'Aeronautica militare italiana Samantha Cristoforetti alle 8.55 chiuderà insieme ai colleghi Terry Virts e Anton Shkaplerov il portello della navetta Soyuz per rientrare intorno alle 15.54 sulla Terra, nella steppa kazaka. L’astronauta di origine trentina torna carica di record: la sua è la singola missione più lunga come astronauta ESA, come astronauta italiana e come donna astronauta. Brava, determinata, il famoso soffitto di cristallo lei l’ha superato di slancio. “La missione di Samantha si chiama Futura: il domani al femminile”, scrive Emanuela Vinai sul Sir, l’agenzia della Cei. Ma è un domani che a molte, troppe, in tante parti del mondo è negato: “Vorremmo potesse essere così anche per tutte le altre: quelle che abitano la Terra e non sanno di farne parte”. Come le spose-bambine del Bangladesh, che il caso e Twitter (vedi l’immagine) hanno accostato alla nostra Samantha. “Bambine senza scuola, bambine senza infanzia e senza futuro”.