“Il futuro? Sinergie e comunicazione”

Si stanno chiudendo cinque anni di mandato per Giacobbe Zortea, presidente del Parco di Paneveggio Pale di San Martino. Cinque anni impegnativi destinati soprattutto a predisporre il nuovo Piano del Parco, attualmente al vaglio provinciale, e a programmare il futuro. Nel frattempo è giunta una bella notizia: “Europarc Federation” ha infatti comunicato l'assegnazione all'Ente della “Carta Europea del Turismo sostenibile”. La cerimonia di consegna si svolgerà nel prossimo dicembre a Bruxelles, nella sede del Parlamento Europeo. “È un impegno, più che un premio – sottolinea il presidente – sarà sicuramente il programma sul quale saremo impegnati nei prossimi anni”.

Da dove nasce la Carta Europea del Turismo?

“La Carta è frutto di un processo nato in tempi brevissimi. Di norma serve un anno di confronto. Noi siamo riusciti a farlo in 5 mesi grazie allo sforzo non solo nostro ma anche della Provincia. Dagli incontri, le riunioni è emerso lo stato di salute del Parco. Come esso è vissuto da operatori, residenti e turisti. Questa assegnazione riconosce un lavoro che abbiamo svolto con la massima attenzione, ma gratifica anche l'azione di molte istituzioni, associazioni e soggetti dell'economia locale che hanno deciso di lavorare, con impegno e competenza, su progetti di sviluppo del nostro territorio, mettendo la sostenibilità al centro di innovative ed originali modalità turistiche”.

Presidente Zortea, ritiene che il Parco sia abbastanza conosciuto e soprattutto valorizzato?

“Facendo un po’ di autocritica manca tra gli operatori turistici una piena consapevolezza delle sue opportunità anche in termini di ricaduta economica sul territorio. Proprio per questo nei prossimi anni si darà nuovo impulso alla comunicazione, studiando nuove strategie per fare conoscere al meglio le potenzialità dell’ente. Nel processo di redazione della Carta sono state presentate delle proposte che si sono trasformate in progetti di offerta turistica sostenibile che dovranno essere attuati nei prossimi anni”.

Oltre alla Carta in dirittura d’arrivo c'è anche il Piano del Parco.

“Abbiamo lavorato tanto per redigere il nuovo Piano del Parco. Un documento che ha cercato di conciliare aspetti ambientali e turistici. Da più fronti è emersa per esempio la necessità che il Parco si aprisse a nuove attività turistiche. Nel nuovo Piano per esempio sono state definite le zone dove è possibile fare sci fuori pista”.

La situazione economica non aiuta il Parco.

“In questi anni il Parco ha visto un calo delle risorse che ha implicato delle scelte sul piano anche del personale. Per fortuna l’estate è andata bene. Quello che abbiamo cercato di fare in questi anni è stato di trovare nuovi canali di finanziamento, come i fondi europei.

Si parla già di futuro e di possibili ricandidature.

“Il bilancio di questi cinque anni di lavoro è sicuramente positivo e la voglia di proseguire c’è. In questi anni anni ho imparato molto, ho conosciuto da vicino il Parco. Vorrei, nel prossimo mandato, trasmettere a tutti queste conoscenze e far capire, soprattutto ai nostri operatori locali, perché è importante credere in questa realtà. Per il futuro sarà strategico costruire una sinergia ancora più forte con le altre aree protette del Trentino”.

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