138 modi per dire “buongiorno”

Sono 138 le nazionalità rappresentate in Alto Adige. I cittadini stranieri rappresentano il 9% della popolazione

Bolzano – Il nove per cento della popolazione altoatesina si compone di cittadini stranieri. In tutto (a fine 2014) più di 46mila persone. Rispetto al 2013, in controtendenza rispetto ad altre regioni, si è potuto registrare un incremento dell’1,3 per cento. I minorenni senza la cittadinanza italiana sono circa diecimila.

Sono alcuni dei dati riferiti alla situazione delle migrazioni in Alto Adige raccolti in un apposito capitolo del “Dossier statistico immigrazione 2015”, nell’ambito della rilevazione effettuata su tutto il territorio italiano. Il volume è stato curato dal Centro Studi e Ricerche IDOS per conto dell’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La presentazione dei dati del Dossier a Bolzano è stata curata da Fernando Biague e Matthias Oberbacher, referenti nazionali del Centro Studi e Ricerche IDOS per l’Alto Adige.

Biague, nel descrivere i dati relativi all’Italia, ha ricordato come sul territorio nazionale risiedessero, alla fine dell’anno scorso, oltre cinque milioni di stranieri, con un’incidenza sulla popolazione residente dell’8,2 per cento. La collettività più numerosa è quella rumena. Gli arrivi via mare di profughi e altri migranti si sono attestati attorno ai 170mila. Le richieste d’asilo sono state 64.625 nel 2014 (nel 2013 furono 26.620). I cittadini stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana nel 2014 sono stati 129.887. Gli occupati stranieri nel 2014 sono 2,2 milioni. Il contributo dei lavoratori stranieri al PIL nazionale nel 2013 si è attestato all’8,8 per cento con oltre 123 miliardi di Euro.

Matthias Oberbacher ha presentato i dati statistici sull’immigrazione riferiti alla provincia di Bolzano. Il 54 per cento degli stranieri residenti è donna. Ben 138 le nazionalità rappresentate. La nazione più rappresentata è l’Albania, seguita da Germania, Marocco, Pakistan, Romani e Macedonia. Nell’anno scolastico 2013/2014 gli iscritti nelle scuole altoatesine erano in totale 82.382 di cui 8.042 stranieri, dei quali 1.527 nati in Italia. A proposito di cicli scolastici emerge la tendenza degli alunni stranieri ad iscriversi alle scuole professionali, con 11,3 iscritti ogni cento. Per quanto riguarda la disoccupazione, a fronte di un tasso provinciale del 4,4 per cento ne risultava interessata la popolazione residente con cittadinanza UE (italiani inclusi) al 3,3 per cento, mentre quella residente proveniente da paesi non UE al 22,5 per cento.

Monika Weissensteiner, della Fondazione Alexander Langer, ha parlato infine della “Rotta del Brennero”, fino a qualche settimana fa una delle vie più battute dalle persone in transito verso un altro paese del Nord Europa.

In sostanza si conferma come i nostri concittadini stranieri nel complesso contribuiscano alla ricchezza del Paese in proporzione maggiore rispetto alla loro consistenza e siano però i primi ad essere penalizzati, ad esempio a causa della disoccupazione, nei momenti di crisi economica.

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