Quello scalino che fa la differenza…

Presentati a Taio il report fotografico di GSH sulle barriere presenti in paese e il progetto “Diversamente abile per un'ora”

“Certo che puoi”. Si intitola così la canzone dei Nomadi che vuole essere un inno alla vita ed a non arrendersi mai. È all’insegna di questo brano, intonato dalla splendida voce di Debora Helfer ragazza di 25 anni, con una disabilità fisica, che venerdì scorso si è tenuta a Taio una serata organizzata da GSH, Gruppo Sensibilizzazione Handicap, in collaborazione con il comune di Predaia. Nell'occasione è stato illustrato e consegnato il report relativo alla frazione di Taio, nel quale si sono mappati gli ostacoli di circolazione del paese.

Le difficoltà che incontrano ogni giorno i disabili sono molteplici e gli ostacoli allo spostamento sono sicuramente tra queste. “Togliere le barriere non ha solo un significato materiale: è una questione di progresso sociale e di maggior uguaglianza sostanziale”. Parole di Graziella Anesi, presidente della cooperativa sociale Handicrea, che da anni si occupa di abbattere i limiti non solo fisici ma anche morali che ostacolano la formazione di una società più paritaria e giusta.

Si è illustrato, inoltre, il progetto “Diversamente abile per un'ora” con il quale il centro socio educativo di Mechel “Il Quadrifoglio” ha fatto vivere ai ragazzi della II A della scuola secondaria di primo grado di Taio, l’esperienza di vedere il proprio paese da una prospettiva differente: i giovani hanno girato per le strade che quotidianamente sono abituati a percorrere a piedi, seduti in carrozzina, per verificare le difficoltà che ogni giorno una persona disabile vive. Nell'iniziativa è stata coinvolta anche l’amministrazione, con il sindaco Paolo Forno ha partecipato, salendo a bordo delle sedie a rotelle messe a disposizione da GSH ed ha provato a muoversi per le strade del paese.

Giovani e rappresentanti della politica locale hanno tratto profondi insegnamenti da questa esperienza. Si sono resi conto, ad esempio, di come anche un piccolo ostacolo come un avvallamento, uno scalino o l’eccessiva pendenza di una rampa possano limitare o addirittura impedire gli spostamenti di una persona disabile. Si è rilevato, inoltre, che basterebbero piccoli accorgimenti per rendere gli spazi cittadini più fruibili ad esempio evitando di parcheggiare sui marciapiedi.

Il monitoraggio è stato riassunto in un report fotografico che è stato consegnato ufficialmente dal presidente GSH Michele Covi al sindaco Paolo Forno con l’auspicio che l’amministrazione ne faccia tesoro e ponga in essere anche degli interventi, là dove possibile. Il report è stato realizzato in base a una griglia di facile consultazione con diversi colori (verde, giallo e rosso) in base al grado di criticità.

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