San Martino nel bosco incantato

Una fiaccolata “fantastica” per imparare a conoscere gli abitanti della pineta

“Una tradizione nordica che piace molto anche alle nostre famiglie”. Così l'assessore alla cultura del Comune di Flavon, Albino Tolotti, ha definito la Fiaccolata di San Martino, una manifestazione di preludio all'inverno unica in valle per le atmosfere un po' magiche che riesce ad evocare. “Abbiamo iniziato a fare questa manifestazione – spiega Tolotti – nel 2006, su suggerimento di Monica Lisciotto, una signora originaria di Laives. Anno dopo anno ha riscosso sempre più successo, diventando un appuntamento consolidato”.

Sabato 7 novembre all'imbrunire, in una mite e limpida giornata d'autunno, i bambini della scuola materna e di quella primaria di Flavon, accompagnati dai genitori, si sono ritrovati nella pineta del paese per una camminata molto suggestiva: guidati dalla “Fata dell’inverno” e da San Martino, hanno accompagnato gli animali in letargo e hanno aiutato quelli che invece dovranno sopportare i rigori dell’inverno.

Con lanterne di ogni genere, da quelle autocostruite usando barattoli della marmellata vuoti alle torce elettriche, sono partiti dal capitello della Madonna, per poi inoltrarsi nel bosco; in testa alla fiaccolata c'era San Martino a cavallo, con il suo ampio mantello rosso e una grande spada, seguito dalla Fata dell’inverno, la gonna verde e luminosa, l'ampio scialle, un appuntito cappello di feltro con lunghe frange e un cannocchiale magico in mano, per vedere gli animali insieme ai piccoli aiutanti, che pendevano dalle sue labbra.

La “fata” ha raccontato ai bambini, incuriositi e attentissimi, una storia fantastica ambientata nel bosco; dando loro, nel frattempo, moltissime informazioni sugli animali del bosco. Per esempio, ha spiegato quali sono gli animali che vanno in letargo e quali sono invece quelli che devono combattere con le intemperie dell’inverno; lungo il cammino i bambini appendevano alle piante delle palline di grasso ricolme di semi per permettere agli uccelli di sopravvivere al freddo.

Al termine della fiaccolata sono state offerte a tutti castagne e tè. La manifestazione è stata organizzata dalla Commissione culturale in collaborazione con la Pro Loco, gli Alpini e la Cooperativa “La Coccinella” di Cles, rappresentata da Isa Nebl, nelle vesti della fata.

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