Un “Ponte”… di solidarietà

“La motivazione nel fare il volontario la trovi continuamente per il ritorno che hai nel rapporto umano”

Incontrare, ascoltare, accogliere il prossimo sono le piccole grandi azioni che rappresentano il mondo del volontariato. In Trentino sono tanti gli esempi di operato sociale che guardano al prossimo con sensibilità e attenzione, una fra queste è l'assistenza alle persone anziane. Spostandoci dalla città di Trento verso nord, in Piana Rotaliana, è attiva un'associazione, con sede a Lavis, che già dal suo nome, “Il Ponte”, dà senso al suo scopo: assistere gli anziani soli che non hanno una rete familiare di supporto.

Questa realtà nasceva nel 2005 per volontà dell'assessore alle politiche sociali Lorenzo Lorenzoni con l'obiettivo di rispondere alle necessità di persone che si trovano in condizioni di disagio per malattia o stato di solitudine. Da dieci anni i volontari del Ponte offrono preziosi servizi di assistenza: dai piccoli lavori domestici, all'accompagnamento nelle visite mediche, momenti di compagnia e semplici commissioni.

Dietro a questi aiuti concreti c'è il gesto virtuoso di persone che donano il proprio tempo con impegno e dedizione. Anche un gesto di attenzione come una telefonata, la chiacchierate sulle storie di un tempo, l'ascolto attento dei bisogni può avere un valore inestimabile. Sono una risorsa d'oro per la comunità. Tra utente e volontario si viene a creare così un ponte che abbatte gli ostacoli e crea le condizioni per superare i limiti.

“I volontari sono il nostro punto di forza”, commenta l'assessore alle attività sociali del comune di Lavis, Isabella Caracristi. “È importante che il volontario possa offrire il proprio servizio nel modo migliore e l'utente si possa fidare”.

Il cuore del volontariato si sa, è la relazione, ed è qui che si mettono in gioco la capacità di instaurare e mantenere rapporti umani amichevoli basati sulla fiducia, la comprensione e l'ascolto delicato e discreto. “La motivazione nel fare il volontario la trovi continuamente per il ritorno che hai nel rapporto umano”, racconta Paolo, uno dei volontari del Ponte. “La fiducia che gli anziani ripongono in te dà gioia e gratifica”.

L'associazione di Lavis, che conta una quarantina di persone, sta portando avanti un importante progetto per farsi conoscere e rafforzare la propria identità all'interno della comunità. A primavera ci sarà una giornata dedicata al volontariato locale, il Ponte sarà promotrice di numerose iniziative sul tema. Un ottimo modo per conoscere l'associazione e richiamare nuovi volontari.

Accanto all'informazione è importante anche la formazione. Come spiega l'assessore Caracristi, “è necessario che i volontari siano in grado di rispondere in modo adeguato alle richieste d'aiuto. Ci vuole preparazione anche nel relazionarsi all'anziano o anziana sola”. A tal proposito partiranno a primavera anche un ciclo di percorsi formativi e incontri periodici dedicati ai volontari. “È importante sentirsi gruppo e risolvere insieme le difficoltà”, ribadisce l'assessore. Sempre nell'ottica di potenziare il gruppo l'amministrazione comunale ha pubblicato un bando per selezionare due giovani che affiancheranno i volontari. “Vogliamo coinvolgere i giovani, motivare i ragazzi a farsi avanti, partecipare e dare il proprio contributo sia nell'ambito dell'assistenza sia per far conoscere questa e altre realtà presenti sul territorio comunale”.

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