Il film di una lunga domenica

1. Domenica 15 novembre, ore 7.04, caserma “Battisti” a Trento: davanti al Comando del 2° Reggimento Genio Guastatori gli artificieri ripassano il piano operativo concordato. Una squadra di quattro militari opererà sulla bomba affiorata all'ex Manifattura di Borgo Sacco a Rovereto, l'altra aspetterà sul sito di brillamento dell'ordigno, una cava a Pilcante di Ala

2. Ore 7.14: il team EOD (Explosive Ordnance Disposal) lascia la “Battisti” e si dirige a Borgo Sacco.

3. L'area dell'ex Manifattura, dove in 22 giorni di lavoro i genieri della Brigata Alpina Julia hanno costruito il barricamento che dovrà contenere un inopinato, eventuale scoppio

4. Ore 7.53: al centro di accoglienza allestito presso in via Bettini presso il Collegio Arcivescovile e le scuole Negrelli tutto è pronto per ospitare gli sfollati della Zona Rossa.

5. Ore 8.50: un posto di blocco della Forestale su via del Brennero all'altezza di via Parteli: la Zona Gialla è bloccata, le vie completamente deserte.

6. Ore 9.00 Il Centro operativo misto allestito presso il Corpo di Polizia Locale in via Parteli. Mancano pochi minuti al suono della sirena che annuncerà l'inizio del despolettamento della bomba.

7. Ore 10.27 il team EOD guidato dal primo maresciallo Massimo Careddu posa accanto alla bomba ormai inoffensiva

8. Ore 10.37: l'ordigno, stabilizzato, viene posto in un cassone e caricato sul camion del Genio che lo porterà in cava. La popolazione evacuata comincia a rientrare nelle proprie abitazioni.

9. Ore 14.30: la bomba, collocata in una buca profonda 9 metri, viene ricoperta di terra e sabbia.

10. Ore 15.05: “Carica!”. Avviene il brillamento, che provoca solo un leggero sollevamento di terra e una nuvola di polvere. L'operazione è conclusa.

Guarda il videoracconto per immagini di Gianni Zotta.

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