Un Biotopo da proteggere e far conoscere

Installazioni in acciaio corten e inox, pannelli esplicativi, passerelle e punti d’osservazione. Si presenta così il nuovo percorso di visita della Riserva Naturale Provinciale e Zona Speciale di Conservazione Lago d’Idro o più semplicemente del Biotopo del Lago, inaugurato lo scorso sabato a Baitoni.

Un itinerario voluto dall’amministrazione comunale di Bondone per consentire un più facile accesso a questa particolare area, farne conoscere le caratteristiche che la rendono così speciale e farla diventare un luogo di attrazione per i cittadini, prima di tutto, ma anche per i turisti.

“Il percorso è un’ulteriore tappa del più ampio progetto di valorizzazione del nostro biotopo e delle zone circostanti, avviato già alcuni anni fa e ora in fase di ulteriore rilancio”, ha affermato Gianni Cimarolli, sindaco di Bondone, all’imbocco del sentiero. “Abbiamo la necessità di proteggere questa zona e valorizzare le peculiarità che la rendono unica, ma allo stesso tempo vogliamo farla conoscere e renderla viva perché la comunità e gli ospiti se ne possano riappropriare in maniera sostenibile”.

I nuovi allestimenti, realizzati dallo studio naturalistico di Stefano Cavagna e Sonia Cian, accompagnano e guidano il visitatore lungo un percorso che si snoda per poco più di 3 chilometri e mezzo fra la campagna di Baitoni e le sponde del lago d’Idro, addentrandosi nel cuore della zona protetta. In questo modo è possibile conoscere più da vicino la Riserva Naturale, un’area di circa 14 ettari di territorio, sulla sponda settentrionale del lago, che preserva l’originale struttura delle rive e delle zone umide retrostanti.

Si tratta di ecosistemi fondamentali che fino a un paio di secoli fa si sviluppavano tutt’attorno al lago, nel Pian d’Oneda e nel resto della vasta pianura alluvionale del fiume Chiese più a nord ma che ora, dopo diverse bonifiche, sopravvivono quasi esclusivamente grazie alla creazione della Riserva. Sono habitat che ospitano gran parte della biodiversità animale e vegetale tipica delle zone lacustri e svolgono funzioni insostituibili per l’equilibrio dell’ambiente, tra cui la depurazione delle acque.

Vi trovano ottime condizioni di vita e riproduzione specie come lo svasso, le folaghe, le gallinelle d’acqua, i germani reali, i martin pescatori e gli usignoli di fiume, assieme a carpe ed altri pesci che nuotano in assoluta tranquillità a pochi passi dai visitatori. “Durante l’estate abbiamo attivato un progetto di accoglienza e promozione territoriale”, spiega ancora Cimarolli. “Alcuni ragazzi di Bondone e Baitoni, dopo aver seguito un corso di formazione, hanno animato un info-point in cui era possibile trovare informazioni di carattere prettamente turistico, ma anche legate al Biotopo. Agli interessati era poi proposta una sorta di visita guidata in cui gli stessi ragazzi spiegavano le caratteristiche della zona. È stato un modo per coinvolgere i giovani del nostro territorio, ma anche per promuovere la Riserva”.

Il nuovo percorso visita, il progetto di promozione turistica che dovrebbe proseguire nei prossimi mesi, ma anche le attività sportive outdoor che stanno prendendo sempre più piede ad Hydroland, a pochi passi dalla Riserva, si propongono di concorrere allo sviluppo turistico ma anche culturale del lago d’Idro e della bassa Valle del Chiese.

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