“Un incontri di intenzioni”

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle canoniche trentine che si apriranno per accogliere i migranti: a Mollaro, è previsto l’arrivo di cinque richiedenti asilo

Dalla metà di novembre sino alla fine del 2015, 120 richiedenti asilo saranno ospitati in una ventina di strutture parrocchiali o diocesane in Trentino. Arco, Castellana, Noarna, Vigalzano di Pergine e Mollaro sono i paesi già pronti all’accoglienza. La diocesi ha deciso di non chiedere canoni di locazione per le canoniche (le opere di ristrutturazione rientrano nell’ 8X1000 per interventi caritativi) che saranno fornite in comodato gratuito. La gestione degli alloggi sarà ad opera della Fondazione Comunità Solidale e di Caritas.

A Mollaro, è previsto l’arrivo di cinque richiedenti asilo, tutti uomini che, una volta giunti in paese, frequenteranno corsi di italiano e di legalità. Molto importante, inoltre, come ricordato in un recente incontro da Cristian Gatti, direttore della Fondazione Comunità Solidale, e Roberto Calzà, direttore della Caritas diocesana di Trento, sarà la partecipazione che riusciranno ad ottenere nelle attività delle associazioni sul territorio e delle amministrazioni: queste realtà, infatti, sono chiamate a coinvolgere i ragazzi in lavori volontaristici, utili a tutta la comunità.

All’assemblea tenutasi in paese per spiegare le modalità di accoglienza e permanenza dei migranti (circa 24 mesi totali, comprensivi del periodo che già hanno trascorso a Marco), l’associazione Aca de vita ha già fornito la sua disponibilità. La partecipazione alla serata è stata piuttosto ridotta: tra le diverse voci favorevoli al progetto, c'è stato chi però ha voluto sottolineare che sarebbe importante pensare prima anche ai poveri e indigenti di nazionalità italiana. È stato risposto che è già in corso un progetto volto alla tutela di questa fascia della popolazione alla quale si presta una particolare attenzione anche in valle di Non: a Malgolo e Revò, ad esempio, sono predisposte strutture per accogliere i locali in difficoltà.

In merito al tema dell’accoglienza il decano di Taio e parroco anche di Mollaro don Carlo Daz esprime la sua solidarietà nei confronti dei rifugiati: “È una risposta della nostra diocesi all’invito del papa e può essere una occasione per pensare di superare anche le idee contrarie. La comunità – spiega don Carlo – può mettere alla prova quello che concretamente può fare per persone che hanno sofferto tantissimo. Sono situazioni che colpiscono un numero impressionante di individui nei confronti delle quali anche in seguito ai fatti di Parigi si può creare diffidenza a livello europeo. Ci sono però dei timori esagerati, che nascondono altre motivazioni di tipo politico”.

Anche Idanella Larcher componente del comitato parrocchiale di Mollaro-Tuenetto esprime il suo entusiasmo nei confronti di questa iniziativa che risponde a un bisogno che già da qualche tempo si avvertiva: “Non abbiamo affatto letto questa occasione come un imposizione ma come un incontro di intenzioni. Già quest’estate ci stavamo interrogando su come fosse possibile animare nuovamente la canonica ormai rimasta chiusa da anni, dalla scomparsa di don Guerrino Zalla, che ha sempre aperto le porte della sua casa per accogliere persone in difficoltà anche per lunghi periodi. Questa sarà un’ottima occasione per coinvolgere maggiormente anche i nostri giovani. L’augurio – conclude – è che siano persone disposte a partecipare”.

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