Vittoria Brolis

Ha realizzato a Radio Trentino inBlu la puntata che racconta la Guerra del Calcio tra Honduras e El Salvador.

Capita anche a voi di guardare un film sugli anni '70 e di provare una nostalgia ingiustificata per quel clima di partecipazione e di azione? Dibattiti, proteste, politica. Radio libere. Penso sempre "ecco, fossi vissuta in quegli anni, avrei di sicuro lavorato in una radio e avrei fatto anch'io la mia rivoluzione". Quando ho sentito parlare di Radio Memoriae ho capito che non avevo più scuse e ho deciso che era arrivato il momento di indossare pantaloni a zampa d'elefante e di mettermi davanti ad un microfono.

L'obiettivo finale del progetto molto nobile ma altamente impegnativo, è quello di dare voce a quelle guerre cosiddette dimenticate. Solitamente nella storia dell'uomo, a parte qualche evento che fa la voce grossa e si fa ricordare, tante vittime rimangono solo echi lontani.

Partecipare a questo progetto è stata una lezione di vita.

Pensavo di conoscere relativamente bene la storia del '900 ma mi sono tristemente resa conto che di crudeltà l'uomo è riuscito a compierne molte più di quanto credessi. Soprattutto ho capito che non posso nascondermi dietro delle scuse. Pur continuando a preferire i giubbotti di jeans e le borse in pelle, è questo il tempo in cui vivo e per questo, volente o nolente, sono anch'io responsabile.

Era tempo di fare una (prima) piccola rivoluzione.

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