Da Cadine al mondo

Sabato scorso anche l'annuncio che Trento ospiterà una mostra internazionale dedicata a Chiara Lubich nel 2020

Sapete quanti pasti sono stati serviti lo scorso anno al Centro Mariapoli? Risposta esatta: 12.163. C'è stato anche un coinvolgente quiz sabato scorso alla gioiosa celebrazione del trentennale del Centro internazionale di Cadine intitolato nel 2009 alla fondatrice del movimento Chiara Lubich. Molti ricordi, tante voci, anche un po' di commozione davanti alle immagini degli indimenticabili volontari che hanno costruito sulla roccia di Cadine (“il monte Grum”, altra risposta valida del quiz) una struttura visitata da migliaia di persone in questi anni. “Chiara aveva anticipato Papa Francesco nell'indicare il valore fondante del perdono e della misericordia – ha detto il sindaco Alessandro Andreatta nell'intervento conclusivo – ma aveva anche sottolineato la vocazione internazionale di questo centro e anche della nosta città”.

Nel corso del pomeriggio, partecipato anche dagli ex sindaci Dellai e Pacher, dagli assessori provinciali Daldoss e Zeni e ravvivato dagli allegri ricordi di don Luigi Facchinelli (uno dei tanti parroci trentini ben presto a contatto con il carisma focolarino), c'è stata la testimonianza dell'”inondazione” mondiale del carisma focolarino: una voce palestinese, Margareth e una canadese, Marc, oggi consiglieri del Movimento e della presidente Maria Emnmaus Voce che ha fatto pervenire un messaggio d'incoraggiamento dall'India.

Paolo Crepaz e Annalisa Pacchetti, attuale responsabile del Centro Mariapoli che continua a svolgere un servizio diocesano oltre che di formazione e di dialogo interreligioso, hanno presentato altre esperienze di “sviluppo” della spiritualità dell'unità nel campo della scuola, della solidarietà (con il progetto profughi), dell'associazionismo familiare e nella pastorale diocesana. Oltre alle presenze primierotte e trivenete, non sono mancate le testimonianze ecumeniche portate da amici di altre confessioni.

Un respiro di apertura che Trento “città ardente” (com'è chiamato il progetto lanciato da Chiara nel 1986) vuole conservare nel tempo: a proposito durante l'incontro è arrivato l'annuncio che Trento ospiterà una mostra internazionale dedicata a Chiara Lubich nel 2020, centenario della sua nascita. Sarà ospitata nella Gallerie di Piedicastello, curata dal Movimento in collaborazione con il Comune d'intesa con la Fondazione Museo Storico.

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