C'è stato un battesimo istituzionale che non è stato per nulla celebrato sui giornali trentini questa settimana: nel castello di Brdo, in Slovenia è nata martedì 27 gennaio Eusalp, ovvero “la Macroregione alpina dell'Unione europea”. Comprende sette stati – Italia, Austria, Francia, Germania, Slovenia e due paesi extra UE, Liechtenstein e Svizzera – e 48 regioni e province autonome, Trentino, Alto Adige, Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia”.

Molti trentini in questi anni si sono detti perplessi davanti al lento decollo dell'Euregio Tirolo e all'esperienza transfrontaliera di Alpe Adria; forse pensando a loro il governatore Ugo Rossi ha dichiarato che questo nuovo ente rappresenta “una grande opportunità, soprattutto per un territorio come il nostro” e insieme ai colleghi del Gect Tirolo,Kompatscher e Platter, ha proposto la sede di Bruxelles dell'Euregio come uno Strategy Point di Eusalp presso la "capitale dell'Europa".

Chi vivrà,vedrà. A noi preme ricordare che questa macroregione di 80 milioni di abitanti (molto cara al presidente Maroni che vi vede raccolta la Lombardia alpina ma anche le metropoli padane) è quella che trasforma in montanari anche gli abitanti della Costa Azzurra e di Milano. Nessuno ricorda il monito di Annibale Salsa che reclamava la necessità di fermarsi ai confini della Convenzione delle Alpi per avere una regione di veri territori montanari: sarebbero 12 milioni di abitanti, non 70 come si verifica ora nella neonata Eusalp.