Stop alla Valdastico Nord

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Stop alla Valdastico Nord. Ma al posto dell’autostrada, potrebbe essere costruito un collegamento viario alternativo tra Piovene Rocchetta e il Trentino. Lo ha deciso ieri il comitato paritetico tra lo Stato, la Regione Veneto e la Provincia autonoma di Trento, riunitosi a Roma al Ministero per le infrastrutture e i trasporti.

Con il “no” all’autostrada, il Comitato dà ragione al Trentino, che ha sempre dichiarato l’insostenibilità economica dell’opera: due miliardi di euro per realizzare una strada a pedaggio per soli 17 mila veicoli al giorno.

A collegare Veneto e Trentino non ci sarà, dunque, più un’autostrada, ma probabilmente una strada extraurbana. La nuova ipotesi viabilistica prevede inoltre l’ottimizzazione dei collegamenti tra la Statale 47 della Valsugana e la Statale 12 del Brennero, in prossimità di Mattarello, e un potenziamento ferroviario lungo la Valsugana.

Soddisfatto l’assessore provinciale ai trasporti Mauro Gilmozzi. “Oggi abbiamo abbandonato il campo della Valdastico ed aperto una fase di verifica con l’obiettivo di alleggerire il traffico sulla statale 47 tra Levico e Trento, bloccare i flussi di traffico provenienti da Bassano e Grigno e garantire l’elettrificazione e la rettifica della ferrovia tra Trento e Bassano”.

“Si va verso una soluzione condivisa – è il commento del Governatore del Veneto Luca Zaia. – Si apre finalmente uno spiraglio per rafforzare i collegamenti infrastrutturali fra Trentino e Veneto. Il documento condiviso mi auguro sia il preludio alla definitiva soluzione di questo annoso problema, consentendo alla nostra regione uno sbocco a nord tanto atteso dai cittadini e dagli operatori economici”.

Ora il documento sarà sottoposto al Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica. Intanto il comitato paritetico ha dato mandato al Ministero di elaborare un progetto.

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