In tutte le diocesi i Missionari della misericordia

Il loro compito è accompagnare i fedeli al sacramento della riconciliazione

Bolzano – Si chiama Markus Kerschbaumer ed è un frate del convento cappuccino di Egna. È tra coloro che papa Francesco ha nominato “missionari della misericordia” durante le celebrazioni del Mercoledì delle ceneri. Nell’Anno giubilare, scrive il pontefice nella bolla d’indizione Misericordiae vulnus, i missionari della misericordia dovranno essere in tutte le diocesi “un segno della sollecitudine materna della Chiesa per il Popolo di Dio, perché entri in profondità nella ricchezza di questo mistero così fondamentale per la fede”. Il papa conferisce particolari facoltà a questi “missionari”, tra cui quella di assolvere da peccati che sono normalmente riservati alla Sede Apostolica. Nelle loro diocesi essi hanno il compito di accompagnare i fedeli al sacramento della riconciliazione. “Saranno, soprattutto, segno vivo di come il Padre accoglie quanti sono in ricerca del suo perdono”.

Fr. Markus Kerschbaumer, come “missionario della misericordia”, è a disposizione come padre confessore. Per incarico del vescovo Ivo Muser frate Markus interverrà durante la liturgia penitenziale prevista per questa settimana nel Duomo di Bolzano e terrà l’omelia durante la Messa del crisma del 24 marzo, Giovedì santo, nel Duomo di Bressanone. “I missionari della misericordia – dice il vescovo – devono ricordare a tutta la Chiesa il grande dono del sacramento della riconciliazione. Noi come cristiani crediamo e viviamo nella speranza che non ci sia un peccato non assolvibile, quando lo confessiamo e ne chiediamo perdono”.

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