Mense scolastiche, ma quanti sprechi!

L’impegno di ASSFRON, l’Associazione Scuola Senza Frontiere, nella sensibilizzare delle nuove generazioni sull’urgenza di un modello di sviluppo più sostenibile per il nostro pianeta continua anche in questo anno scolastico. Carlo Bridi, segretario dell’associazione, porta avanti il progetto grazie alla sensibilità di tanti dirigenti ed insegnanti: le classi già incontrate sono 125, ma in agenda ce ne sono ancora una trentina. “Il Pianeta è gravemente malato, anche la Cop21 di Parigi l’ha riconosciuto ma non ha avuto il coraggio di stabilire impegni obbligatori per tutti. Per questo è necessario costruire una nuova sensibilità ambientale dal basso prima che sia troppo tardi, ed è questo l’impegno di Assfron”, spiega Bridi.

Tra i temi affrontati in classe, il vergognoso aspetto dello spreco del cibo, anche nelle mense scolastiche. Si parte dai dati: in un solo anno nei paesi UE vengono gettate nella spazzatura quasi 90 milioni di tonnellate di alimenti; nella sola Italia lo spreco annuo costa oltre 15 miliardi. Nel mondo 842 milioni di persone soffrono la fame, 2 miliardi hanno problemi di insufficiente alimentazione, accanto a 2 miliardi di persone in sovrappeso. In Italia le persone sovrappeso sono il doppio di 30 anni fa, con un costo per la sanità di 2,5 miliardi. In Trentino sono 1/3 della popolazione.

Spesso gli incontri con Assfron sono solo l'inizio: all’Arcivescovile di Trento, per esempio, l’impegno a ridurre gli sprechi in mensa ha coinvolto tutti, dal rettore don Bruno Tomasi, agli insegnanti e particolarmente agli studenti; anche nella scuola elementare di Marter di Roncegno gli sprechi in mensa si sono notevolmente ridotti, con l'impegno di assumere un atteggiamento responsabile anche fuori dalle mura scolastiche. L’Istituto Martini di Mezzolombardo, invece, si è impegnato a portare avanti, sulla falsa riga della Carta di Milano, la Carta di Mezzolombardo.

Un altro fronte aperto è quello della solidarietà internazionale. Assfron sostiene alcuni orti scolastici nella diocesi di Kotido in Karamoja (Uganda), dove opera il vescovo missionario trentino Giuseppe Filippi.

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