“Dobbiamo guardare in faccia il povero”

All’udienza giubilare sulla misericordia anche il gruppo del nostro settimanale a Roma per il 50° FISC

C’era anche una folta delegazione di Vita Trentina in piazza San Pietro sabato 9 aprile per il Giubileo della Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici) nel 50° anniversario della sua fondazione voluta da Paolo VI. Circa 6mila le persone riunite da tutt’Italia da 80 testate locali (in tutto sono 192 le aderenti alla FISC) per l’udienza con Papa Francesco. Ad identificarle i cappellini rossi, che hanno offerto un bel colpo d’occhio in una piazza gremita. In cinquanta sono partiti da Trento: giornalisti, collaboratori, lettori e sostenitori del settimanale e della radio diocesani.

Una mattinata emozionante da vivere in piazza San Pietro fin dalle 8. Con la frenesia dei concitati momenti dell'arrivo, la fila per varcare il colonnato, i controlli antiterrorismo. E poi l'attesa. Fino all'arrivo del Santo Padre, alle 10, che percorre a più riprese la piazza a bordo della jeep bianca. E benedice. Con lo sguardo cordiale a cui siamo abituati, che coinvolge tutti. Un contatto diretto, spontaneo quello che Francesco sa creare. Non delude le attese.

Poi i saluti ai gruppi presenti, alcuni dei quali arrivati a piedi da via della Conciliazione dietro alla croce giubilare, e la catechesi. Tutto in otto lingue, arabo compreso. Al centro della riflessione del Papa l’elemosina come “misericordia”, l’esortazione a dare dono e non per apparenza. Offrire misericordia non può essere un peso o una noia da cui liberarsi in fretta, come da un ubriaco a cui non si dà l’obolo perché “forse andrà a comprare vino per ubriacarsi”. “E’ importante la capacità di fermarsi per guardare in faccia la persona che chiede aiuto”. Di qui l’interrogativo rivolto ai 40mila in piazza: “Sono capace di fermarmi e guardare in faccia, guardare negli occhi, la persona che mi sta chiedendo aiuto?” Ed ancora la gioia che regala il gesto del dare, più del prendere.

Il Papa al termine saluta sul sagrato una delegazione della Fisc (il nostro direttore ringrazia il Papa per il dono del nuovo arcivescovo trentino) e si sofferma a dialogare con Boris Gentile, un detenuto del carcere di Pesaro, redattore di Penna Libera Tutti, l’inserto del settimanale Il nuovo Amico di Pesaro realizzato con una redazione di detenuti della casa circondariale.

Il presidente della Fisc, Francesco Zanotti, consegna al Papa una raccolta delle prime pagine delle 190 testate della federazione, che ogni settimana raggiungono quasi un milione di lettori tra carta stampata e online. Una raccolta che racconta la storia dei settimanali cattolici, “avamposti” della Chiesa locale sul territorio, accompagnata da una lettera con le linee di impegno per il futuro.

Anche il gruppo trentino, raggiunto per l'occasione dall'ex direttore don Ivan Maffeis, risale lentamente la piazza per varcare finalmente la Porta Santa di San Pietro, osservando con occhi nuovi le 16 formelle dorate: su ognuna di loro si era appoggiata la riflessione giubilare suggerita da don Olivo Rocchetti, guida spirituale del pellegrinaggio. La tre giorni era cominciata a San Paolo fuori le Mura con la prima tappa per conoscere i tesori e il messaggio spirituale – illustrato dal benedettino padre Walter – della Basilica ecumenica; anche qui il passaggio dalla Porta Santa.

L’ultimo giorno ci presenta un inedita capitale sottosopra per la Maratona di Roma. Il gruppo trentino non si scoraggia e affronta tutti i possibili disagi per raggiungere i luoghi simbolo della città eterna: impensabile ripartire senza aver dedicato del tempo alla chiesa di San Pietro in Vincoli che custodisce il Mosè di Michelangelo, al Colosseo e ai Fori Imperiali. Un’ultima, assolata, camminata porta la delegazione guidata da Paolo Ferretti alla Basilica di Santa Maria Maggiore: un’altra Porta Santa ed un altro gioiello del grande patrimonio romano si schiude davanti agli occhi. È l’ultima immagine prima della partenza: il gruppo, composto da tutti coloro che insieme, seppur con ruoli diversi, lavorano per la diffusione del nostro giornale torna verso Trento. Con una nuova esperienza da raccontare e lo sguardo all’autunno quando insieme si celebreranno i 90 anni di fondazione di Vita Trentina.

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