“Sa annunciare il Vangelo con semplicità”

Al termine della Messa raccogliamo alcune impressioni tra i religiosi presenti. Per don Celestino Riz, questa è “la giornata della famiglia; della sua famiglia, della parrocchia e della sua comunità. E il senso di questa giornata è che se si impara ad amare la propria famiglia, si impara anche ad aprire il cuore sempre e a tutti”. E don Lauro, sottolinea il parroco di Bondo, Breguzzo, Lardaro e Roncone, “non si è preparato nessun discorso perché voleva far parlare il cuore”.

Secondo suor Rosa Pesce, superiora delle Camilliane, ciò che ci sorprende di don Lauro è la sua capacità di raccontare il Vangelo in una dimensione semplice, facendone riscoprire la dimensione umana: “Il falegname di Nazareth, il perdono, l'accoglienza: sono concetti che lui ci ripete e che ci auguriamo diventino pratica”.

Tanti i giovani coinvolti, da domenica in Duomo a Giustino. “A loro don Lauro lancia questo importante messaggio: non possiamo aprirci al mondo senza conoscere da dove veniamo, le nostre radici”, spiega don Stefano Maffei, rendenero, decano di Fassa. “Il vescovo ha chiesto ai giovani di aiutarlo a parlare agli adulti: dalla loro realtà e dal loro entusiasmo parte un mondo che ha speranza, che ha futuro, che ha prospettiva”.

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